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Tragedia nel carcere di Santa Bona: 40enne si toglie la vita

Gioami Almenari, giostraio, era recluso da circa un mese e soffriva di problemi cardiaci. Era stato protagonista di numerose rapine in banca per cui era stato arrestato dai carabinieri

TREVISO Tragedia, nella notte tra mercoledì e giovedì, all'interno del carcere di Santa Bona di Treviso. Uno dei detenuti, Gioami Armenari, giostraio di 40 anni, originario di Nervesa ma nativo di San Donà, è stato trovato morto, verso le 3 del mattino, nella sua cella in cui era rinchiuso da circa un mese. In base a quanto riferito dai suoi legali Armenari si sarebbe tolto la vita, soffocandosi con un sacchetto ed unabomboletta di gas. L'uomo, un volto molto noto alle forze dell'ordine per essere stato protagonista di numerose rapine in banche e altri esercizi commerciali della Marca (per cui era stato arrestato più volte dai carabinieri), era recluso in seguito ad un'evasione dagli arresti domiciliari. Purtroppo, nonostante l'intervento dei soccorsi, è stato impossibile salvargli la vita. Il 40enne, da tempo gravemente malato (frequenti i suoi problemi cardiaci) lascia la madre, un fratello e una sorella. Il legale della famiglia, Alberto Di Mauro, ha dichiarato a Trevisotoday: "Non era compatibile la detenzione in carcere per le sue condizioni di salute, come ammesso dalla stessa struttura carceraria: abbiamo chiesto ufficialmente spiegazioni circa quanto è avvenuto". Il 40enne (era nato l'11 giugno del 1977 a San Donà) aveva già in passato tentato il gesto estremo, quando era rinchiuso nel carcere di Padova e, seppur malato, si rifiutava negli ultimi tempi di assumere i farmaci prescritti per la sua cardiopatia. Già firmato il nullaosta per il funerale che dovrebbe svolgersi sabato prossimo.

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