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Venerdì, 19 Aprile 2024
Dalla Rete Conegliano

Damiano (PDP): “Raccolte le firme dei veneti. Zaia e Lanzarin: o vaccino o dimissioni”

Il presidente del movimento cattolico Pescatori di Pace, candidato sindaco a Conegliano, rende noti i risultati della petizione avviata due giorni fa: 500 le firme raccolte. “Se sono sicuri e loro vogliono vaccinarsi, il momento è adesso”

Lorenzo Damiano, presidente del movimento cattolico dei Pescatori di Pace, rende noti i risultati della petizione avviata appena 48 ore fa dal titolo “A Zaia, Lanzarin e la giunta regionale del Veneto: vaccinatevi o dimettetevi”. La petizione nasce a seguito delle dichiarazioni del governatore del Veneto di qualche giorno fa quando in una delle dirette disse: «Se qualcuno vuole fare la chiamata di popolo e garantircelo subito, se il popolo decide (il vaccino) noi ce lo facciamo, però io lo trovo poco corretto nei confronti dei pensionati che ci stanno chiedendo tutti i giorni di fare il vaccino».

Raccolte 500 firme in due giorni

Di lì la decisione dei Pescatori di Pace di lanciare la raccolta firme: «Assessore Lanzarin, presidente Zaia – spiega Damiano – abbiamo già raccolto 500 firme. I veneti chiedono che voi vi vacciniate e che la smettiate di nascondervi dietro ad un dito. La decisione dell’EMA di insistere con i vaccini, anche Astrazeneca, pur le sopravvenute morti sospette e pur la mancata conclusione della fase sperimentale, hanno un che di sconcertante. Inutile dire che le previsioni si fanno cupe: il diavolo sembra essersi completamente impadronito del mondo, rendendolo un posto confuso, coercitivo, un enorme campo di concentramento a cielo aperto dove se sei considerato diverso, perché rifiuti di indossare la mascherina anche all’aria aperta, perché sei convinto, suffragato da numeri e dal parere di scienziati, che il tampone non sia credibile, o perchè in questo caso non ti vaccini a comando ma scegli di utilizzare prudenza, diventi un emarginato. Un razzismo mai visto nella storia, nemmeno in tempo di nazicomunismo. Niente viaggi senza pass vaccinale, niente negozi se non indossi la mascherina, scuole chiuse, bambini e anziani vessati da regole assurde. Se lo Stato fosse realmente interessato alla salute dei cittadini invece di spendere miliardi in tamponi, mascherine e vaccini avrebbe speso per costruire ospedali, per far arrivare ovunque le cure domiciliari di medici che hanno guarito, avrebbero aiutato i lavoratori in difficoltà, stroncati da continui lockdown che il governo e i governatori impongono. Come da noi suggerito già mesi fa, se ci sono responsabilità e situazioni taciute in questo periodo Covid è necessaria una Norimberga2 per Crimine contro l'Umanità. E ci stiamo lavorando».

Di chi la responsabilità

Ai Pescatori di Pace preme capire «chi si prenderà la responsabilità delle morti avvenute e di tutte le migliaia di veneti vaccinati che dovessero subire conseguenze nell’immediato o nel futuro per le gravi conseguenze dello stesso? L’assessore, il presidente del Veneto o tutta la Giunta attuale?»

«Vaccino in diretta o dimissioni»

Damiano infine conclude quindi con la richiesta: «Ora chiedo all’assessore alla Sanità in primis, al governatore e a tutta la giunta, che sono favorevoli ai vaccini, in nome e per conto degli oltre 500 cittadini che hanno risposto positivamente alla nostra iniziativa, di dar seguito alla raccolta firme. Il governatore faccia il buon padre del Veneto e, insieme alla da lui citata assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, e alla giunta del Veneto, chiediamo che in diretta tv, per mano di Crisanti, effettui un vaccino a mRna, senza inganni (vi ricordate le siringhe senza ago o soluzioni fisiologiche viste in tv?), estratto da una scatola sigillata. Chiediamo che l’operazione sia presieduta da medici ed esperti indicati dal popolo, preferibilmente esterni e free vax, magari scelti dal popolo veneto. Se il vaccino è sicuro, e loro sono convinti sostenitori di questo, crediamo non abbiano problemi a farlo. In fondo si tratta di poche dosi: siano i politici a dare il "buon esempio" al popolo. O lo faranno o ne chiederemo le dimissioni e, naturalmente, i motivi per i quali non hanno proceduto». Tra i primi firmatari della petizione anche Paola De Pin (già senatore), Loris Mazzorato ex sindaco di Resana e Roberto Fiore (già europarlamentare e promotore con Carlo Taormina e Nino Galloni di Italia Libera).

La petizione

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