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Economia Asolo

Crisi, almeno 200 imprese venete vogliono migrare in Carinzia

Secondo quanto riferito dall'avvocato Enrica Maggi, sarebbero almeno 200 le domande di aziende venete intenzionate a spostarsi in Carinzia

Le domande di imprese venete che avrebbero intrapreso un reale percorso di insediamento di un nuovo sito produttivo in Carinzia e attualmente al vaglio dell'ente governativo della regione austriaca competente per gli investimenti stranieri sarebbero "almeno 200".

Lo ha detto Enrica Maggi, avvocato italiano che opera in uno studio di Klagenfurt e consulente della stessa struttura ministeriale, a margine di un incontro ad Asolo fra esponenti governativi ed imprenditori del Veneto.

"Fino ad oggi - ha aggiunto Maggi - le aziende venete che hanno effettivamente portato a compimento il processo di creazione di una sede nel sud austriaco sono una ventina, e si tratta per lo più di imprese che non hanno abbandonato la sede principale in Italia. Il loro obiettivo - ha spiegato - è stato principalmente quello di avere un presidio con ragione sociale austriaca per presidiare meglio il mercato tedesco".

Negli ultimi mesi, tuttavia, ha aggiunto il legale, "le domande stanno crescendo esponenzialmente, in particolare da parte di Pmi manifatturiere, e non sono più semplici richieste di informazioni ma istanze per progetti di insediamento già maturi".

Secondo Natasha Zmerzlikar, responsabile per il mercato italiano dell'agenzia governativa per gli investimenti esteri, le richieste in questo senso giunte dall'Italia nel solo ultimo anno sono state circa 600, l'80% riferibili a realtà imprenditoriali del Nordest. (ANSA)

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