3B di Salgareda, contratto di solidarietà salva 31 dipendenti
Non ci saranno licenziamenti allo storico mobilificio di Salgareda. Gli esuberi, ridotti da 45 a 31 dopo le dimissioni di 15 lavoratori, verranno gestiti con contratti di solidarietà
I lavoratori del mobilificio 3B di Salgareda tirano in sospiro di sollievo: i licenziamenti sono stati scongiurati.
La storica azienda della famiglia Bergamo, leader nella produzione di pannelli per cucine e ante in pvc, ha messo da parte i 46 impiegati che sembravano destinati a perdere il lavoro. Quindici di loro hanno rassegnato volontariamente le dimissioni, mentre i restanti potranno continuare a lavorare grazie al contratto di solidarietà, che li vedrà alternarsi per due anni, in attesa che la 3B recuperi terreno.
L'accordo è stato siglato alcuni giorni fa tra il mobilificio e Fillea Cgil e Filca Cisl, che tuttavia continueranno a monitorare la delicata situazione.
La crisi al mobilificio si era fatta evidente a inizio agosto, a causa della contrazione del mercato, e l'azienda, in un primo momento si era resa disponibile a ricollocare solo una decina di dipendenti, incontrando la resistenza dei sindacati.
Dopo una serie di incontri e assemblee con i dipendenti, finalmente, l'accordo.