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Economia

Al via il secondo corso dell'accademia internazionale dell'Arte Casearia

Dopo i numerosi plausi e il successo riscontrato, la storica Latteria Perenzin di Bagnolo di San Pietro di Feletto nel trevigiano si appresta a dare il via, dal 22 al 27 ottobre, al secondo corso dell’Accademia Internazionale dell’Arte Casearia, l’unica scuola superiore che insegna l’antico mestiere artigianale del produrre formaggio.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

Imparare a lavorare il latte per poi arrivare a produrre formaggi legati alle tradizioni del proprio territorio, limitando al massimo l'utilizzo di macchinari industriali.

E' questo il principale obiettivo dell'Accademia Internazionale dell'Arte Casearia, con sede a Bagnolo di San Pietro di Feletto, sulla strada del Prosecco, presso la sede della storica Latteria Perenzin che inizierà lunedì 22 ottobre per concludersi sabato 27. Il corso, della durata di 50, ore si propone di conservare e tramandare la sapiente maestria degli artigiani caseari e di rilanciare un mestiere che si perde nella notte dei tempi: produrre formaggio, attraverso momenti pratici, teorici, degustazioni e visite di studio.

Nel piano di studi, oltre alla tradizione, ci sarà spazio anche per il business, infatti si prevedono lezioni di marketing finalizzate a imparare a gestire al meglio una piccola azienda, a fare impresa in proprio, il tutto per dare vita a nuove latterie ed imprenditorialità nel settore caseario d'eccellenza.

La storica Latteria Perenzin sarà inoltre presente assieme a Lazzaris di Conegliano, produttore di mostarde, con uno stand sabato 13 e domenica 14 ottobre a Sacile (Pn) durante la fiera Degusta, prima edizione della kermesse nata dalla collaborazione tra presidi Slow food-tipicità dell'enogastronomia friulano-veneta, che intende valorizzare e rendere note le eccellenze enogastronomiche del territorio ed elevare la cultura alimentare con l'obbiettivo di riscoprire la ricchezza e gli aromi delle cucine locali.

Durante questa rassegna enogastronomica saranno in degustazione alcuni dei loro formaggi più rappresentativi, come il San Pietro in cera d'api, formaggio stagionato a pasta compatta, con crosta trattata in superficie con cera d'api naturale, per mantenerne il più possibile l'umidità e conferirne una gradevole consistenza vellutata. In tema "vino" sarà proposto in degustazione anche il Millefoglie al Marzemino, versione moderna del formaggio ubriaco, che grazie al particolare procedimento fa sì che nella pasta si formino delle "sfoglie" per permettere al vino di entrare meglio. Anche la produzione a base di latte di capra sarà protagonista con il formaggio al Traminer, a pasta semidura e la caciottona al fieno, alle foglie di noce e al pepe.

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