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Economia Oderzo

Assindustria Venetocentro, nominato Vicepresidente il trevigiano Massimo Tonello

Il nuovo presidente è invece Filippo Pancolini, 48enne già Presidente e Amministratore Delegato di CIB Unigas Spa. Altro Vicepresidente sarà anche Federico Decio (ZF Padova)

L’Assemblea del Gruppo Metalmeccanico di Assindustria Venetocentro, tenutasi venerdì 11 dicembre in videocollegamento, ha eletto Filippo Pancolini nuovo Presidente del Gruppo merceologico per il triennio 2020-2023. Padovano, 48 anni, Pancolini è Presidente e Amministratore Delegato di CIB Unigas S.p.A. di Campodarsego, azienda leader nella produzione di bruciatori industriali e residenziali, è stato Vicepresidente del Gruppo Metalmeccanico nei bienni 2016-2018 e 2018-2020. Il Presidente Pancolini sarà affiancato dai Vicepresidenti: Massimo Tonello, Vicario (Presidente di Tonello Servizi S.r.l., Oderzo), Federico Decio (Amministratore Delegato di ZF Padova S.p.A., Selvazzano Dentro). Con la sua nomina, Filippo Pancolini diventa Vicepresidente di diritto di Assindustria Venetocentro, con delega alle Politiche Industriali.

Insieme alla squadra di Presidenza è stato eletto il Comitato del Gruppo Metalmeccanico, primo gruppo merceologico di Assindustria Venetocentro, con 1.034 imprese e oltre 59.600 addetti. Ne fanno parte: Enrico Berto (Berto’s S.p.A., Tribano), Francesco Blasi (Komatsu Italia S.p.A., Este), Antonella Candiotto (Galdi S.r.l., Paese), Alberico Crosetta (Antrax IT S.r.l. Resana), Filippo Finco (Incold S.p.A., Rovigo), Massimo Granzotto (Granzotto S.r.l., Susegana), Andrea Guderzo (Gasparini Industries S.r.l., Istrana), Francesco Iannotta (Fim Engineering Group S.r.l., Codognè), Costanza Lot (Diemmebi S.p.A., Vittorio Veneto), Iacopo Meghini (Metalmont S.r.l.,  Revine Lago), Domenico Vettorello (Vettorello S.r.l., Casale sul Sile), Riccardo Vidali (Vidali Finishing S.r.l., Motta di Livenza), Anna Viel (Belletti Ascensori S.r.l., Mestrino), Stefania Zattarin (2Zeta S.r.l., Rovolon).

«Sono onorato per la fiducia ricevuta dai colleghi imprenditori del Gruppo Metalmeccanico - ha dichiarato il neo Presidente Filippo Pancolini - Sento tutta la responsabilità di rappresentare il primo comparto di AVC, cuore pulsante della nostra economia, in un momento così difficile. Questo se possibile mi motiva ancora di più a dare il massimo insieme a tutta la squadra, anche nell’ambito della nuova delega alle Politiche industriali che accolgo con entusiasmo e che sono un punto nevralgico per la ripartenza. Nel segno della solida continuità e necessaria innovazione, dovremo ancor più accrescere la capacità di interagire tra settori, ragionare per filiere anche attraverso specifici progetti. L’industria metalmeccanica ha reagito meglio delle attese alla fine del lockdown, grazie alla vivacità e capacità di adattamento. Ma la seconda ondata ha frenato la ripartenza e ci attendiamo una chiusura d’anno negativa. Il 2021 può essere un anno di rilancio, a patto che operiamo tutti con coesione, concentrando gli sforzi su pochi punti chiave: innovazione e transizione 4.0, promuovendo gli investimenti nelle Pmi, energia e sostenibilità puntando sulla produzione circolare. Pilastri del rilancio saranno relazioni industriali innovative, ispirate a produttività, qualità del lavoro e condivisione di obiettivi. Così come un impegno a 360 gradi su istruzione e formazione continua, per preparare il capitale umano che animerà l’industria del futuro».

Nel corso dei lavori è intervenuto in videocollegamento il Presidente di Assindustria Venetocentro, Leopoldo Destro. «Nei territori di Padova e Treviso - ha sottolineato - opera uno dei poli meccanici avanzati più sviluppati d’Europa, fortemente internazionalizzato, motore imprescindibile di sviluppo che sarà un nostro punto di forza quando usciremo dalla pandemia. L’emergenza ne ha messo in evidenza la grande capacità di reazione e adattamento e accelerato la necessità di compiere un ulteriore salto di qualità, sostenuto dall’innovazione, che sta disegnando una manifattura completamente diversa dal passato. Lavoriamo tutti insieme per questo percorso. Dobbiamo puntare con decisione su poche vere priorità ed esercitare una fortissima azione perché le linee di intervento di Recovery Plan nazionale, Fondi strutturali si traducano rapidamente in investimenti sulle reti materiali e immateriali, ricerca e innovazione, capitale umano e welfare, sostenibilità ambientale ed energetica. è il momento delle decisioni concrete, delle cose da fare ora».

FILIPPO PANCOLINI: Nato a Camposampiero nel 1972, laureato in Economia Aziendale all’Università Ca’ Foscari Venezia, Master MBA al CUOA di Altavilla Vicentina, ha maturato una significativa esperienza nel Regno Unito dal 1999 al 2002 come CFO di un’azienda del settore termoidraulico. Dopo aver assunto incarichi crescenti nell’azienda di famiglia, oggi è Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato di CIB Unigas S.p.A. di Campodarsego (Pd), azienda leader nella produzione di bruciatori industriali e residenziali, con unità produttive in Italia, controllate in Russia, Cina e Regno Unito, distributori in tutto il mondo, una rete di 180 collaboratori e un fatturato di 34,9 milioni di euro. A livello associativo, è stato membro del Consiglio Direttivo della Delegazione Camposampierese di Confindustria Padova dal 2015, Vicepresidente della Sezione Metalmeccanici e membro del Consiglio Generale di Confindustria Padova dal 2016 al 2018, Vicepresidente del Gruppo Metalmeccanico di Assindustria Venetocentro dal 2019 ad oggi.

METALMECCANICA: A PADOVA TREVISO IL 40,8% DEL COMPARTO VENETO. L’industria metalmeccanica, con oltre 100mila imprese, è il più importante settore produttivo in Italia e il secondo in Europa dopo la Germania, rappresenta l’8% del Pil nazionale, quasi il 50% dell’export e oltre 1,6 milioni di addetti. Con circa 125 miliardi contribuisce per il 50% al valore aggiunto manifatturiero. Tra Treviso e Padova opera un distretto metalmeccanico aggregato con 9.838 imprese (40,8% del comparto in Veneto) e oltre 100mila addetti (40,1% del totale). Un volume di esportazioni di 11,4 miliardi di euro nel 2019 (+1,5%: Istat), il 41% dell’export metalmeccanico del Veneto, con un incremento del 72% dal 2009 al 2019. Uno dei primi poli meccanici e meccatronici in Italia, cuore del nuovo “triangolo industriale”, impegnato nella trasformazione 4.0.

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