Esuberi Benetton, si tratta per salvare i lavoratori dell'indotto
I sindacati rivelano passi avanti nelle trattative con Benetton Group sulle conseguenze del piano di riordino dell'azienda. Impegno da parte del Gruppo di Ponzano per salvaguardare l'indotto
Nuovo incontro tra i rappresentanti di Benetton Group e le organizzazioni sindacali di categoria di Treviso, giovedì.
Da quanto si è appreso da una nota congiunta delle organizzazioni sindacali, l'azienda si sarebbe impegnata a "mantenere in essere i rapporti con i laboratori fornitori di servizi" e a operare "per offrire la possibilità di riconversione per un altro numero di laboratori".
I sindacati parlano di "passi in avanti non di cornice".
Il piano di riorganizzazione del Gruppo di Ponzano, annunciato a febbraio, prevedeva inizialmente circa 450 esuberi fra i dipendenti diretti, 228 dei quali solo negli stabilimenti trevigiani, e la rescissione dei contratti di fornitura per circa 90 laboratori, anche in questo caso prevalentemente nella Marca.
Finora le trattative hanno portato al ridimensionamento a 206 del personale dipendente in esubero nel Trevigiano, per il quale sembra accolta in buona parte la proposta di applicare contratti di solidarietà e di procedere a percorsi di riqualificazione.
Anche per i terzisti pare essere stata intrapresa una linea meno rigida, buone possibilità di proseguire il rapporto anche attraverso processi di riconversione delle imprese dell'indotto.
Un nuovo incontro fra Benetton e organizzazioni sindacali è previsto per il 13 marzo.