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Economia

Caro Carburante, Casartigiani: «Autotrasporto verso lo stop il 4 aprile»

Il presidente di Casartigiani Veneto Franco Storer: «Interventi insufficienti per contenere i prezzi, il settore è in ginocchio»

La corda si è spezzata. Il tavolo di confronto aperto, da diverse settimane, tra le Associazioni di trasporto - riunite nella sigla Unatras - e i rappresentanti del Governo sulla questione dei sostegni al settore e del contrasto ai rincari dei carburanti non ha dato i risultati sperati. L'incontro del 15 marzo scorso con il Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili, al quale ha partecipato la viceministra Teresa Bellanova, ha infatti lasciato insoddisfatti i rappresentanti delle Associazioni di categoria, che hanno quindi confermato il blocco dei mezzi dal 4 aprile prossimo, se non ci saranno interventi risolutivi.

“Per quanto apprezzabili, le proposte avanzate dal MIMS sono apparse più come dichiarazioni di intenti che veri e propri provvedimenti decisivi e gli sconti annunciati tra 0,15/0,20 centesimi sulle accise non bastano, per le imprese ci vogliono misure eccezionali - commenta in una nota il presidente di Casartigiani Veneto Franco Storer -. Serve un intervento deciso del Governo per calmierare i prezzi e fissare un tetto massimo al costo del carburante”.

A poco è valso lo stanziamento da 80 milioni di euro complessivi approvato a inizio marzo con le integrazioni al DL Energia che hanno previsto agevolazioni per le tariffe autostradali, la deducibilità delle spese forfettarie e il credito d'imposta per l'acquisto dell'AdBlue, interventi che non daranno effetti immediati come invece la categoria chiede. Le proposte di Casartigiani non possono quindi che essere orientate in primo luogo al contenimento dell’impennata dei costi energetici poiché l’insostenibile aumento contestuale del prezzo del gas, dell’energia elettrica e del petrolio costituisce un freno al sistema produttivo e a cascata danneggia tutte le filiere, con aumento dell’inflazione e conseguente riduzione dei consumi da parte dei cittadini.

Inoltre, il costante, e ormai insostenibile, aumento del costo del carburante ha determinato una situazione imprevista e ingestibile per le imprese della filiera logistica, dal trasporto su gomma (merci e persone) al trasporto marittimo. “Abbiamo già avuto modo di giudicare insufficiente ed inadeguato il pacchetto di misure per l'autotrasporto contenuto all'articolo 6 del DL Energia – dice Luca Luppi, presidente di Casartigiani Verona e vice-presidente regionale -. I provvedimenti previsti non sono sufficienti a compensare gli aumenti vertiginosi sui carburanti che stanno letteralmente mettendo in ginocchio le piccole e medie imprese di autotrasporto che, per la strutturale condizione di debolezza contrattuale che vivono nel mercato, non riescono a ribaltare alla committenza o agli operatori logistici”.

Tale situazione è diventata insostenibile e rischia seriamente di compromettere la sopravvivenza stessa delle imprese, rendendo più conveniente “spegnere i motori” piuttosto che continuare a viaggiare in perdita. “Per queste ragioni, è indispensabile prevedere una misura emergenziale quale l'istituzione di un credito d’imposta sul prezzo industriale del gasolio - dicono Storer e Luppi -. L’autotrasporto è un comparto strategico per l’economia italiana, considerato che nel nostro Paese oltre l’80% delle merci viaggia su gomma, e durante la pandemia ha dimostrato di essere un servizio essenziale garantendo l’approvvigionamento di beni di prima necessità, farmaci, alimentari e molto altro. Non possiamo permetterci di voltare le spalle ad un settore che è vitale per il nostro Paese e solo in Veneto conta oltre 14 mila imprese (Trasporto merci-BusOperator-Ncc-Taxi-Logistica) che danno lavoro a più di 86mila addetti”.

Casartigiani Veneto infine rilancia le proposte di SNA (Sindacato Nazionale Autotrasportatori ) e Unatras che comprendono:

  • Rispetto della clausola di adeguamento del costo del carburante, elemento essenziale del contratto di trasporto ed i costi indicativi di riferimento, aggiornati almeno trimestralmente dal Ministero.
  • Controlli sul rispetto dei tempi di pagamento dei contratti di trasporto, anche tramite il coinvolgimento dell'Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato, e del Comitato Centrale per l'Albo nazionale degli autotrasportatori.
  • La firma dei Ministeri interessati, MIMS e MEF, del Decreto interministeriale per la ripartizione del fondo di 240 milioni di euro destinati all'autotrasporto, che attende il via libera della Corte dei Conti.
  • Accelerazione per tutte le procedure di pagamento degli incentivi e dei contributi dovuti agli Autotrasportatori

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