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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia Follina / Via Fossa

Liquidazione Doc Mobili, operai in cassa integrazione per 2 anni

La Doc Mobili di Follina verrà messa in liquidazione a fine gennaio. I dipendenti resteranno in cassa integrazione per due anni e avranno la precedenza nelle assunzioni in Doimo Arredamenti

Due anni di cassa integrazione e diritto di precedenza per gli ex dipendenti rispetto a nuove assunzioni in Doimo Arredamenti.

Questa l'ipotesi di accordo approvata giovedì durante l'assemblea dei lavoratori della Doc Mobili di Follina, in liquidazione a fine gennaio, ed elaborata martedì dai rappresentanti di Filca Cisl e Fillea Cgil, Unindustria e azienda.

L’accordo prevede l’assorbimento di quattro figure professionali da subito da parte di Doimo Arredamenti e il diritto di precedenza per tutti i 57 ex dipendenti della Doc per quanto riguarda nuove assunzioni. Se nei prossimi cinque anni una delle aziende che fa capo al gruppo dovesse assumere qualcuno, dovrà necessariamente essere un ex dipendente della Doc Mobili.

“Abbiamo trovato l’accordo – afferma Marco Potente della Filca Cisl di Treviso - su un piano di cassa integrazione straordinaria biennale al quale seguirà l’eventuale messa in mobilità dei lavoratori che nel frattempo non avranno trovato un altro impiego. Accordo anche sul piano di gestione degli esuberi, che prevede un percorso di riqualificazione e di ricollocazione attraverso agenzie private di outsourcing e contributi a sostegno del reddito ai lavoratori posti in cassa integrazione straordinaria”.

Ha trovato infine soluzione anche la questione degli stipendi, con la programmazione di un piano di pagamento delle due mensilità arrestrate ai 61 dipendenti.

Dopo la pausa natalizia la Doc Mobili aveva comunicato alle organizzazioni sindacali l’intenzione di cessare l’attività entro a fine di gennaio. La notizia aveva suscitato la reazione dei lavoratori, che avevano proclamato lo stato di agitazione.

Nonostante la messa in liquidazione dell'azienda, mentre la produzione continuerà fino a metà febbraio.

“Si tratta – sottolinea Potente – di un altro pezzo di storia del territorio che se ne va. Il distretto del mobile del Quartier del Piave sta perdendo un’azienda dopo l’altra, è un massacro. Servono un sistema bilaterale e strategie comuni e di rete per gestire le crisi e favorire la ricollocazione dei lavoratori. Per quanto riguarda il caso specifico della Doc Mobili -conclude - è mia ferma intenzione cercare di far riassorbire altri lavoratori nelle aziende del Gruppo Doimo”.
 

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