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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Coronavirus, appello alla Regione: «Aziende trevigiane a rischio, via le ordinanze»

Tavolo in Prefettura per affrontare le criticità legate al Coronavirus: salute, economia e sociale i settori più in emergenza. Le richieste avanzate dalla Cna di Treviso

Mercoledì mattina, 26 febbraio, al tavolo convocato in Prefettura, la Cna di Treviso ha evidenziato che occorre l’impegno di tutti per affrontare le tre criticità del momento legate all’emergenza Coronavirus: quella sanitaria, affidandosi all’indicazione degli esperti, quella economica e la forte preoccupazione sociale.

Inoltre ha auspicato che eventuali ulteriori restrizioni che potrebbero essere adottate dopo il 1 marzo siano effettivamente adeguate e proporzionate all’evolversi della situazione al fine di contenere il più possibile i danni immediati e prospettici sull’economia e sull’immagine del Paese. Cna ha portato al tavolo con le parti sociali la preoccupazione delle proprie aziende, molte delle quali hanno visto negli ultimi giorni paralizzarsi la propria attività a causa delle forniture bloccate o dell’impossibilità di svolgere lavori in altre zone d’Italia o all’estero. «Apprezziamo l’enorme e qualificato sforzo che le istituzioni stanno facendo per proteggere i cittadini e ci rimettiamo alle indicazioni degli esperti sanitari – ha detto Giuliano Rosolen, direttore di Cna territoriale Treviso –. Chiediamo da parte di tutti, mass media compresi, un maggiore impegno per diffondere l’informazione che non si muore di coronavirus ma per altre patologie che possono essere aggravate da questa nuova forma influenzale. Vanno senz’altro ritirate quelle ordinanze regionali che impediscono alle imprese venete di andare a lavorare presso committenti locali. Inoltre, le imprese attendono misure efficaci di aiuto per contenere i danni diretti e indiretti che stanno subendo».

In merito a questo ultimo punto, le priorità indicate dalla Cna sono: mantenere aperta la circolazione delle merci e degli automezzi per garantire rifornimenti e approvvigionamenti alle imprese. Contrastare blocchi alle frontiere e nell’import export. Lasciare liquidità alle imprese per far fronte ai bisogno di circolante con sospensione pagamenti contributi, imposte  e tasse (in parte nel decreto MEF da estendere a tutti i comuni e regioni interessate), moratoria rate mutui e accelerazione pagamenti PA, potenziamento del Fondo di Garanzia per le PMI. Tutele per lavoratori dipendenti attraverso estensione cassa integrazione per tutti (artigianato tramite FSBA), indennità per autonomi e professionisti. Ristoro dei danni diretti per le imprese la cui attività dovesse essere sospesa per effetto dei dispositivi di legge e rinvio adempimenti e alleggerimento oneri a carico imprese e slittamento entrata in vigore ISA e norme sulle crisi di impresa.

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