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Economia

Confartigianato: crescono la produzione e i consumi elettrici delle piccole imprese

Vendemiano Sartor, presidente Confartigianato Imprese Marca Trevigiana: "Nella Marca vi è stato un incremento pari a +0.9% e in tutte le categorie, soprattutto nella moda e nella casa"

TREVISO Cresce la produzione delle piccole imprese. La conferma è nei dati elaborati dall’osservatorio sui consumi elettrici del CAEM, il Consorzio Acquisti Energia & Multiutility, di cui Confartigianato Imprese Marca Trevigiana è parte costituente. L’indagine, condotta su un campione di 4.236 siti produttivi aderenti al consorzio, attesta l’aumento dei consumi di energia elettrica: +1,7% rispetto al +0,5% segnato nell’ultimo trimestre del 2016. Nella Marca vi è stato un incremento pari a +0.9. L’andamento positivo è correlato all’incremento della produzione, variata del +4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Dato che consolida la crescita del + 2,6% di fine 2016.

La crescita dei consumi elettrici registrata nei primi mesi del 2017 coinvolge tutte le categorie, sia quelle con servizi che quelle produttive, con l’unica eccezione delle imprese dell’alimentazione che segnano una leggera flessione dei consumi (-0,3%) rispetto al primo trimestre 2016. In particolare, si rilevano forti aumenti dei consumi di energia nelle imprese della Moda (+2,9%), Comunicazione (+2,4%), Produzione (+2,4%) e Casa (+1,9%). Tra le sottocategorie si osservano comunque alcune flessione dei consumi elettrici per estetisti e acconciatori (-2,4%), concia (-1,5%), marmo e pietra (-1,4%), odontotecnici (-0,9%), ceramica e vetro (-0,9%), meccanici e affini – autoriparatori (-0,5%) e pulisecco (-0,3%).

“Il continuo aumento dei consumi elettrici evidenzia che le piccole aziende – dichiara Vendemiano Sartor, presidente di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana – stanno cambiando passo, hanno agganciato la ripresa.  Finalmente in alcuni settori si registrano importanti e prolungati consumi di energia per più trimestri. Si tratta di un indicatore significativo che attesta l’effettivo utilizzo di attrezzature e macchinari. Ovviamente, e in particolare per il manifatturiero, questi dati non sono una garanzia automatica di guadagno e, ancora di più, del rispetto del pagamento delle commesse. Ci permettono però di guardare con più fiducia in vanati, in quanto contengono segnali positivi che, ovviamente, auspichiamo si confermino nel tempo”. Nel frattempo il consorzio CAEM, che opera in Veneto, Friuli e altre regioni, sta ricercando ulteriori margini di vantaggio per le imprese consorziate che si traducono in risparmi e continua ad ampliare  il numero delle aziende che vi aderiscono: ormai più di 7.500, a conferma che gli associati si riconoscono nell’attività consortile, sia per la negoziazione delle tariffe che per l’assistenza offerta in caso di necessità. 

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