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Economia

Pozza (Confartigianato) attacca Regione: "Vicina solo a parole"

Duro affondo del presidente di Confartigianato Treviso nei confronti della Regione Veneto e della delibera sull'attivazione di un numero verde anti-suicidi. Secondo Pozza l'ente pecca di superficialità

Attacco al vetriolo del presidente di Confartigianato Treviso, Mario Pozza, nei confronti della Regione Veneto. L'attacco riguarda, in particolare, la delibera n.935 del 22 maggio scorso sull'attivazione di un numero verde e di un punto di ascolto per il supporto agli imprenditori in crisi.

Pozza accusa l'ente di essere vicino agli imprenditori solo "a parole e non con i fatti" e di affrontare il problema "con superficialità", essendo tra l'altro corresponsabile del "problema dei debiti non pagati", spesso all'origine dei gesti estremi da parte degli imprenditori.

"La proposta della Giunta, che rischia di rimanere nell'ambito dell'effetto annuncio - dichiara Pozza - E' una decisione che ignora le esperienze e gli apporti della società civile maturati in questi mesi sulla materia, da parte delle associazioni di categoria. Mi riferisco alle esperienze dello sportello 'Auxilium Life' di Confartigianato Asolo Montebelluna, al progetto 'Penelope' di Caritas realizzati anche con la collaborazione delle unità sanitarie", facendo invece soltanto "riferimento a Camere di Commercio e banche".

Secondo il presidente di Confartigianato Treviso, dunque, la delibera della Regione "ignora che c'è un enorme problema di debiti non pagati alla base delle molte difficoltà dell'impresa, di cui Stato e Regione sono parti importanti ed i ritardi in materia di attivazione di meccanismi per favorire i cosiddetti fallimenti leggeri".

"Si evince chiaramente - conclude Pozza - che l'atto è il frutto di una visione pubblico-centrica che ignora che cosa sia la sussidiarietà e come la stessa si declina".

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