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Economia

«Il no del Ministro De Micheli su aumento accise gasolio atto dovuto»

La presa di posizione di Danilo Vendrame, presidente gruppo trasporti Confartigianato Imprese Marca Trevigiana

«Il no deciso della Ministra dei Trasporti Paola De Micheli a qualsiasi ipotesi di aumento delle accise sui carburanti è positivo ma anche un atto scontato e dovuto. Quello che ci aspettiamo davvero è che il Ministro prenda provvedimenti immediati per il ripristino delle agevolazioni agli euro 3, scadute il 1 ottobre scorso, e si impegni a mantenere quelle per gli euro 4, in scadenza il 1 gennaio 2021, almeno per un anno». E’ questo il commento del Presidente Provinciale di Confartigianato Trasporti  Danilo Vendrame alle affermazioni della Ministra che ha sgombrato il campo da alcune scellerate ipotesi avanzate da un altro esponente di Governo nelle scorse settimane.

«Il carburante è una delle voci che più pesano nella gestione di un veicolo commerciale. E’ per questo che il combinato disposto dello stop alle agevolazioni per gli Euro 3 ed Euro 4, e la proposta di aumentare le accise del gasolio per equipararle a quelle della benzina, rischiano di essere un “uno-due” da knock down per l’intero comparto dell’autotrasporto artigiano -prosegue Vendrame- In particolare lo stop alle agevolazioni delle accise sul gasolio commerciale per l'autotrasporto per i mezzi fino a euro 3 ed euro 4 è una misura che impatta in modo incredibile sul nostro settore. Coinvolge infatti 183mila camion, autobus e pullman, oltre la metà di quelli circolanti in Regione drenando denari per quasi 8 milioni di euro dalle tasche di gran parte delle 6mila imprese venete che ancora oggi danno lavoro a 15mila addetti. In provincia di Treviso sono 3.500 i mezzi che subiranno questo taglio, su un totale di oltre 8 mila. La perdita stimata per mezzo si attesta sui 7.500 euro annui».

Si deve tenere in evidenza che l'attuale clima di incertezza sommato al calo di lavoro stanno ritardando gli investimenti destinati al rinnovo del parco veicolare con mezzi a minor impatto ambientale anche per questa ragione la categoria sta richiedendo il proroga del recupero accise. Va tenuto conto inoltre che il contesto in cui operano le imprese italiane è caratterizzato da una più elevata pressione fiscale che nel 2020 è del 42,9%, di 1,4 punti superiore al 41,5% della media dell’Eurozona. In particolare, ad agosto 2020, le accise sul gasolio per autotrazione sono del 21,2% superiore alla media dei competitor dell’Eurozona e del 28% al di sopra della media Ue a 27. L’Italia è il paese dell’Unione a 27 con il maggior prelievo di accise sul gasolio. E in Italia la tassazione per unità di CO2 emessa nel settore dei trasporti è di 240 euro per tonnellata CO2, il 54,3% in più della media dei 18 paesi competitor nel trasporto merci internazionale su strada.

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