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Economia Oderzo

Oderzo: contribuenti morosi verso il Comune, ecco le agevolazioni per mettersi in regola

Introdotta la possibilità di rateizzare o di rottamare i debiti verso l'amministrazione comunale. Si tratta di misure volute per agevolare le famiglie in difficoltà ad estinguere i debiti

ODERZO Due agevolazioni per chi presenta dei debiti, anche tributari, nei confronti del Comune di Oderzo sono stati deliberati nei giorni scorsi dal consiglio comunale. Si tratta di due novità che interessano i regolamenti tributari comunali e che prevedono l'introduzione della possibilità, per i cittadini, di rateizzare il debito o, in altri casi specifici, di usufruire della cosiddetta “rottamazione”.

In entrambi i casi si tratta di misure volute dall'amministrazione comunale per agevolare soprattutto le famiglie in difficoltà che faticano ad estinguere i debiti verso l'ente. Va sottolineato che non si tratta di un condono ma bensì di due strumenti ad hoc introdotti per facilitare il risanamento delle posizioni debitorie. Nello specifico, lo strumento della rateizzazione può essere concesso sia per debiti in genere che per i debiti di natura tributaria. Nel primo caso il debito deve essere superiore a 250 euro. Il debitore interessato deve presentare una domanda prima dell’inizio delle procedure di riscossione coattiva. La rateizzazione, se concessa, permette di ottenere una dilazione di pagamento in rate di importo non inferiore ad € 50,00 e con una durata complessiva non superiore a sessanta mesi. Viene richiesta un'apposita polizza fidejussoria solo nel caso in cui il debito superi i 5000 euro.

Per i debiti di natura tributaria, la sottoscrizione di una polizza fidejussoria non è più obbligatoria, salvo l’unico caso in cui la rateizzazione concessa si concluda oltre il termine di notifica dei provvedimenti di riscossione coattiva. Solo in questa ipotesi permane l’obbligo della fidejussione e limitatamente all’importo delle rate scadenti oltre detto termine. Le proposte di rateazione possono essere presentate, anche cumulativamente per più annualità di imposta e per tributi diversi, non oltre il 31 dicembre 2019 e per gli anni di imposta fino al 2016. Va detto che il beneficio della dilazione decade nel caso in cui il debitore manchi il pagamento alla scadenza anche di una sola rata e che la dilazione è soggetta agli interessi di rateazione nella misura prevista dalle leggi e dai regolamenti che disciplinano ogni singola entrata. Non è possibile beneficiare di questo strumento nel caso in cui si presentino morosità relative a precedenti rateazioni o dilazioni.

Lo strumento della rottamazione riguarda le entrate comunali, anche tributarie, che siano già divenute oggetto di provvedimenti di ingiunzione di pagamento (cartelle esattoriali o equipollenti) emessi tra il 2000 ed il 2016 direttamente dal Comune o dal soggetto cui il Comune ha affidato la riscossione coattiva delle entrate comunali. Esso permette ai debitori di poter estinguere il debito, senza corrispondere le sanzioni, versando solamente le somme a titolo di capitale oltre agli interessi ed alle spese accessorie relative alla riscossione. Per beneficiare della “rottamazione” il debitore deve presentare al Comune o al Concessionario una specifica domanda entro 60 giorni dall’adozione della delibera consiliare del 2 marzo.

L’istanza deve indicare, tra gli altri elementi, il numero di rate con cui effettuare il pagamento (entro un massimo di 8) di cui l’ultima in scadenza non oltre il limite massimo del 30 settembre 2018. Va sottolienato che il contribuente che ha provveduto al pagamento integrale di capitale ed interessi ma non di sanzioni, anche parzialmente, deve comunque presentare istanza per la definizione agevolata. In mancanza, le sanzioni sono comunque dovute ed il Comune o il Concessionario proseguiranno nella riscossione coattiva.

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