rotate-mobile
Economia

Coronavirus: l'artigianato veneto tra DPCM e nuove misure per l'economia

Conte, CNA Veneto: «Le nostre imprese stanno reagendo. Preoccupa l'assenza di liquidità. Rinviare la scadenza del 16 marzo o azzerare le sanzioni»

“Le nostre imprese artigiane stanno reagendo davanti a questa emergenza. Stanno prevalendo senso di responsabilità e rispetto. Le misure di contenimento sono necessarie, ora però bisogna dare risposta alla questione economica”. Queste le parole del Presidente della CNA del Veneto Alessandro Conte dopo l'approvazione del nuovo DPCM e in attesa del nuovo decreto economico, in arrivo forse oggi o domani, della Presidenza del Consiglio dei Ministri: “Lo sforzo maggiore nella giornata di ieri è stato dare risposta alle centinaia di richieste di chiarimenti che ci arrivavano dai diversi settori. Un po' di smarrimento c'è stato, ma stanno reagendo. Alcune attività hanno dovuto abbassare le serrande per decreto, altre, anche se aperte, hanno fatto i conti con la mancanza dei clienti. C'è però anche chi sta lavorando per garantire servizi fondamentali come l'approvvigionamento dei beni di prima necessità. Ci sono poi i meccanici auto, le pulisecco, gli idraulici e gli autotrasportatori che pur temendo per temendo per la propria salute continuano a svolgere la loro attività".

A fronte di questo lavoro accade però che le fatture non vengano pagate per i timori legati all'incertezza per le prossime settimane o per mancanza di denaro. In questa fase a preoccupare è l'assenza di liquidità. “Ecco perché tra le proposte che abbiamo inviato al Governo abbiamo ci sono la sospensione, con rateizzazione non inferiore a 12 mesi, degli adempimenti tributari,  dei contributi previdenziali e assistenziali, dei pagamenti delle utenze,  delle rate dei mutui e dei finanziamenti di qualsiasi genere. Sarà importante prevedere o lo spostamento di qualche giorno della scadenza del 16 marzo, o l'azzeramento delle sanzioni, con lo stesso decreto con cui verrà disposta la sospensione dei versamenti. Poi, una volta passata la fase dell'emergenza bisognerà ragionare sulle misure che serviranno per tornare a crescere”. 

“Tutti gli stanziamenti e tutte le misure economiche varate dal Governo saranno aria per le nostre imprese – gli fa eco il segretario delle CNA Matteo Ribon - Il punto però è un altro: serve che i soldi che verranno messi a disposizione, o quantomeno una parte di questi, siano spendibili subito. I nostri imprenditori necessitano di poter accedere velocemente agli aiuti, senza dover passare per le forche caudine della burocrazia. Vanno quindi evitati tutti i passaggi inutili e snellite le procedure di accesso al credito, oltre che agli ammortizzatori sociali. Il tempo per accedere e poter spendere le risorse deve essere tale che l’impresa, pur volendo accedere alla misura, non si scoraggi prima sotto il peso di carte inutili. E per tempi veloci intendiamo qualche settimana al massimo. Quello che ci auguriamo dunque è che, oltre ad allocare bene le risorse, il Governo preveda procedure semplificate in grado di mettere in campo delle risorse spendibili da subito. Questa è la vera carta vincente”.

foto conte-2

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Coronavirus: l'artigianato veneto tra DPCM e nuove misure per l'economia

TrevisoToday è in caricamento