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Economia

La Provincia combatte il nero con i corsi per badanti

Il presidente Leonardo Muraro spiega che con la formazione l'ente intendere arginare il lavoro sommerso e dare pià garanzie alle famiglie: “L’offerta sul territorio è ampia, non servono altri lavoratori”

All'indomani delle dichiarazioni del governatore della Regione Veneto Luca Zaia e dell’assessore regionale Elena Donazzan sui potenziali lavoratori in arrivo dalla Croazia, soprattutto badanti, il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro rafforza il monito alle famiglie.

Muraro ricorda che “la Provincia, assieme alle Ulss trevigiane, già dal 2009 ha istituito un corso di formazione e il registro per ‘badanti’ per combattere il nero che esiste in questo settore e professionalizzare i lavoratori, in modo che abbiano le competenze necessarie e idonee all’assistenza dell’anziano. L’offerta sul territorio è comunque ampia: non servono altri lavoratori”.

Anche nell'anno formativo 2012/2013 - "anche se in formula ristretta per questioni di bilancio" - la Provincia ha attivato due corsi, uno a Oderzo e uno a Villorba, di 200 ore ciascuno, ai quali hanno partecipato 54 persone, di cui 18 stranieri.

"Dicono bene Zaia e Donazzan - ribadisce Muraro - bisogna porre molta attenzione in questo frangente agli arrivi dall'Est, non solo per frenare il rischio dell’aumento della clandestinità, ma anche per non rischiare di incrementare il lavoro in nero, poco professionalizzato, un rischio per le famiglie che sappiamo bene in che difficoltà possono incappare".

"Per quanto riguarda il lavoro delle assistenti familiari - prosegue il presidente della Provincia - la domanda può essere abbondantemente coperta dai tanti lavoratori espulsi dal mercato del lavoro a causa della crisi, riqualificati proprio tramite i nostri corsi. Quello degli assistenti familiari è uno dei lavori che, soprattutto in questo periodo di difficoltà, rappresenta senz’altro un positivo bacino occupazionale – conclude Muraro -Numerose sono infatti le richieste che continuano ad arrivare al servizio informativo per badanti presente nei nostri Centri per l’Impiego. Una badante professionalizzata, in grado di conoscere le esigenze assistenziali e sanitarie di un anziano, è una garanzia per le famiglie”.

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