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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Banchi per metà vuoti ai corsi gratuiti di Unindustria Treviso

I corsi sono destinati alla riqualificazione dei lavoratori in mobilità. Tuttavia, sebbene la partecipazione sia gratuita, le iscrizioni superano di poco la metà

Non promettono miracoli, ma offrono sicuramente un'opportunità in più per ricollocarsi nel mondo del lavoro in tempi brevi. Eppure le iscrizioni ai corsi gratuiti di Unindustria Treviso per la riqualificazione dei lavoratori in mobilità sono solo del 60 per cento.

Del problema ha parlato il presidente stesso dell'associazione industriale, Alessandro Vardanega – in una conferenza stampa dedicata a diversi aspetti della crisi economica.

"Sembra strano – ha spiegato Vardanega – ma non è facile trovare dei lavoratori in mobilità da riqualificare e stiamo cercando di capire perché".
Un diserzione anomala, visto che la frequenza dei corsi non priva gli interessati del trattamento di mobilità e le previsioni non sono rassicuranti. Diversi osservatori, infatti, collocano già il tasso di disoccupazione nella Marca al di sopra del 7 per cento.

"La rinuncia a tale possibilità - ha rilevato Vardanega - è più accentuata nella componente femminile delle persone in mobilità e questo potrebbe intrecciarsi con il sovrapporsi di difficoltà di altro genere, come, ad esempio, la insostenibilità delle rette per la frequenza dei figli alle scuole materne o per l'assistenza di persone anziane".

I corsi attivati finora da Unindustria Treviso riguardano tecnici Cad, cuochi, saldatori, caldaisti e contabili, ma a breve, grazie a finanziamenti regionali, ne partiranno altri. I percorsi formativi durano dalle 300 alle 400 ore e hanno il vantaggio, per chi li frequenta, di prepararsi su mansioni  nuove, ma attualmente richieste dal mercato del lavoro locale.

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