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Economia

Cgil: allarme disoccupazione per impiegati di piccole imprese

In una relazione sui primi sette mesi dell'anno, Cigl ha delineato un quadro preoccupante. Sempre più impiegati delle piccole e medie imprese perdono il lavoro

In provincia di Treviso è uno stillicidio di impiegati delle piccole e medie imprese. Secondo l'analisi del quadro occupazionale stilata dal segretario generale della Cgil, Paolino Barbiero, sarebbero sempre più numerosi i licenziamenti tra gli impiegati provenienti dalle Pmi.

Secondo la relazione di Barbiero, da gennaio ad oggi, le uscite impiegatizie sono state 1.133, contro le 880 dei primi sette mesi del 2011, mentre si arrestano quelle relative alla grande impresa, che scendono nello stesso lasso temporale da 583 a 473.

Dati simili allo scorso anno, invece per quanto riguarda la quota operaia: circa 1.500 mobilità. Al contempo tuttavia crescono di 500 unità, toccando quota 3.354, le fuoriuscite dalle Pmi, quindi con ammortizzatori sociali ridotti.

Il quadro è complicato dai problemi di collocamento per i giovani e di ricollocamento per gli ultracinquantenni che hanno perso il posto, fascia che ormai si estende anche agli over 60, che fino a qualche mese fa potevano ancora godere, in caso di licenziamento, di pensionamento anticipato.

"E' necessario - ha commentato Barbiero - un piano per il lavoro a livello territoriale che superi l'ormai dimenticato e snaturato Piano Strategico della Provincia".

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