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Economia Susegana

Electrolux, manca accordo sul piano: "efficientamento" non piace

Fumata nera dei sindacati, che non sono d'accordo sull'aumento della produttività ottenuto con meno pause e permessi e lo sfruttamento delle ferie in un arco temporale più ampio

SUSEGANA - Nuova fumata nera alla Electrolux: il piano industriale proposto dall'azienda non piace ai sindacati. L'accordo si sarebbe dovuto chiudere il 30 aprile prossimo, ma la strada verso il patto sembra ancora lunga e impervia.

Il pomo della discordia, del quale lunedì hanno parlato multinazionale e sindacati in un incontro a Mestre (VE) è la voce "efficientamento": il colosso del freddo vorrebbe aumentare la produttività riducendo pause e permessi e ampliando il lasso temporale per la fruizione delle ferie. In questo modo risparmierebbe 1,80 euro l'ora per ogni dipendente che si aggiungerebbero all'1,20 euro di defiscalizzazione decisi dal Governo per i prossimi tre anni.

I 3 euro l'ora risparmiati eguaglierebbero gli stabilimenti di Susegana, Porcia, Forlì e Solaro a quelli polacchi, scongiurando la delocalizzazione della produzione all'estero.

L'ulteriore sacrificio chiesto agli operai, però, divide i sindacati. I dipendenti infatti lavorano già otto ore al giorno di fatto ma vengono pagati per sei grazie alla solidarietà di chi, a turno, resta a casa.

Secondo quanto riferito dalla Rsu al termine dell'incontro di lunedì, le segreterie nazionali di Cgil, Cisl e Uil sarebbero d'accordo nel proseguire con il confronto per raggiungere un accordo complessivo, ma le stesse Rsu si opporrebbero all'ulteriore sacrificio imposto agli operai.

In attesa di superare questa impasse il governo ha deciso una deroga alla chiusura dell'accordo entro il 30 aprile, facendo slittare il termine a maggio. Il 5 è stato fissato un altro incontro tra Electrolux e sindacati, con l'obiettivo di sottoscrivere l'accordo al Ministero del lavoro entro fine mese, pena il venir meno del bonus fiscale.

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