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Economia

Cna Treviso: la crisi si allarga tra le imprese della Marca

Scende il numero delle imprese artigiane e aumenta quello dei lavoratori in mobilità: dai dati di Cna Treviso emerge un quadro preoccupante dell'economia della provincia

La crisi si allarga in modo preoccupante tra le imprese della Marca trevigiana. Al ritorno dalla pausa estiva il Cna di Treviso ha tastato il polso della situazione e i dati sono tutt'altro che rassicuranti.

A luglio e agosto sono state registrate 445 imprese in meno rispetto allo stesso periodo del 2011, con mille lavoratori in mobilità in più. Il quadro è di una complessiva riduzione delle imprese e, quindi, dell'occupazione e un calo della produzione, soprattutto nei settori manifatturiero ed edile.

"La recessione iniziata l'anno scorso continua a colpire imprese e lavoro con forte intensità", rileva Giuliano Rosolen, direttore provinciale del Cna.

Alle performance economiche negative della Marca contribuiscono la crisi dell'euro, che ha comportato una contrazione della disponibilità di credito alle microimprese e un aumento del costo del denaro, e il rallentamento dell'economia mondiale, che ha forti ripercussioni su un territorio come quello trevigiano, fortemente orientato all'export.

Per uscire da questa impasse, secondo Cna Treviso, a livello regionale e nazionale servono forti investimenti nella formazione delle persone sulla infrastrutturazione del territorio.

"Tra gli imprenditori c'è preoccupazione e la consapevolezza che le cose non miglioreranno a breve", spiega Rosolen. Di qui lo scontento e il senso di impotenza: "L'impressione diffusa è quella di combattere contro un mostro invisibile, la speculazione internazionale - continua il presidente di Cna Treviso - che i governi non riescono a domare".

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