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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Suicidi, Cna Treviso: "Sono denunce pubbliche, bisogna parlarne"

Giuliano Roseolen, di Cna Treviso, interviene sull'ennesimo suicidio per crisi: "Sono denunce pubbliche, bisogna parlarne"

Giovedì una nuova vittima della crisi, l'imprenditore di Motta di Livenza a Fiume Veneto.

Giuliano Rosolen, di Cna Treviso, interviene esprimendo la sua vicinanza alla famiglia di Fortunato Rubli e chiedendo che al fenomeno sia data la giusta attenzione.

"Dei suicidi per crisi è necessario parlare, sempre con grande rispetto e delicatezza, ma bisogna farlo - afferma Rosolen - Così come è necessario raccontare le storie di chi, invece, ha trovato la forza e le ragioni per continuare a lottare, cercare nuove strade per la propria attività, ripensare se stesso".

Secondo il direttore della Cna Provinciale, non si tratta di drammi privati, bensì di denunce pubbliche contro un sistema che non funziona.

"Sono la richiesta gridata nel modo più tragico e assoluto, con il sacrificio della proprio vita, di non essere lasciati soli di fronte al cambiamento epocale che sta stravolgendo il nostro sistema produttivo e sociale, un cambiamento - sottolinea Rosolen - che ci obbliga a rimettere in discussione i presupposti su cui si fonda il nostro modello di sviluppo e di convivenza".

"Nascondere e tacere non serve", continua Rosolen, che chiede una "riflessione pubblica ad alta voce, un confronto aperto, un ripensamento collettivo su dove siamo e dove vogliamo andare, e in che modo".

"Il Nordest si è celato per decenni dietro il mito di sé, alimentato dai cantori del 'miracolo' - osserva - Oggi è finita l’ubriacatura ed è tempo di bilanci, di guardarci per quello che siamo, di analizzare i successi e i limiti, e di correggere la rotta".

Gli imprenditori che si uccidono nei capannoni e nei magazzini delle loro fabbriche - ribadisce Rosolen - pongono delle questioni alle istituzioni, alle associazioni di categoria, al sindacato, alle banche, ai media e, soprattutto, alla politica.

"Il nostro territorio e le nostre genti, i nostri imprenditori, hanno le carte in regola per farcela, tutti anche i meno giovani - puntualizza tuttavia Rosolen - In questi mesi, in provincia di Treviso, è stata messa a punto una Rete territoriale di sostegno e aiuto agli imprenditori e ai lavoratori in difficoltà. È una Rete che sta aiutando tante persone, anche solo a ritrovare motivazione e speranza. È una Rete che risolve anche problemi concreti, a cominciare da quello del credito, che rimane il principale, a quello altrettanto serio della riconversione di molte attività che non possono più reggere il mercato così come sono strutturate".

Ciò che serve un lavoro di squadra: "Quando i confidi chiedono, da tempo, alle istituzioni il finanziamento dei fondi antiusura e dei fondi rischi è bene che vengano ascoltati, anche facendo un passo indietro su proposte di alchimie finanziarie che servono a pochi".

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