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Economia

Appello dell'artigianato veneto: «Serve più liquidità per favorire l'accesso al credito»

Alessandro Conte, presidente di Cna Veneto: «Il decreto legge 'Cura Italia' è solo il primo passo. Serve molta più attenzione per lavoro autonomo e piccole imprese»

All'indomani della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo decreto legge 'Cura Italia' la Cna del Veneto interviene e lancia un appello alla Regione: «Servono risorse aggiuntive e maggiore liquidità per favorire l'accesso al credito da parte delle nostre imprese – commenta il Presidente Alessandro Conte – Quanto messo a disposizione dal Governo è un primo passo, ma da solo non può bastare. Le oltre 124mila imprese artigiane del Veneto necessitano di risposte mirate a medio e lungo termine».

Secondo i referenti dell'artigianato veneto infatti il decreto pubblicato martedì 17 marzo non riuscirebbe a dare una risposta adeguata alle necessità del tessuto imprenditoriale veneto fatto di imprese piccole e piccolissime, oltre che di tanti lavoratori autonomi: «I 25 miliardi di euro stanziati dal Governo, seppur importanti, non saranno sufficienti a proteggere lavoro autonomo, piccole imprese, le filiere del turismo, dei trasporti, della ristorazione, del cinema e della cultura con interventi adeguati alla drammatica gravità della situazione. E' evidente - sottolinea il segretario della Cna del Veneto Matteo Ribon - che l'Esecutivo interverrà ancora, ci auguriamo con provvedimenti che non guardano solo all'emergenza ma anche alla successiva fase di ricostruzione che va pensata già ora. Questo decreto - sintetizza - è utile per vivere, il prossimo lo sarà per sopravvivere».

Nel frattempo sarà fondamentale il confronto, già peraltro avviato dalla Regione con i rappresentanti delle associazioni datoriali e con le parti sociali. Già nei giorni scorsi la Cna del Veneto aveva richiesto a Palazzo Balbi di avviare al più presto un protocollo comune tra Regione, Banche e Confidi sul modello del bando approvato nei giorni scorsi dall'Emilia – Romagna. «Si tratterebbe di una misura per abbattere i costi per l'accesso al credito finalizzato alla ripresa del sistema produttivo regionale. Una richiesta tutt'ora valida a cui si aggiunge quella di un nuovo pacchetto di misure economiche e sociali. Accanto alle risorse statali ci auguriamo possano arrivare presto anche degli stanziamenti regionali a cui le nostre imprese possano accedere velocemente attraverso procedure semplificate» chiude il segretario. 

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