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Economia Roncade

Deroga a patto di stabilità, Roncade: "Puniti ingiustamente"

La Redione ha deciso di stanziare quaranta milioni di euro per consentire a comuni e province di derogare dal patto di stabilità. Protesta il sindaco di Roncade, escluso dalla graduatoria

La Regione ha stanziato quaranta milioni di euro a centonove comuni e cinque province per derogare al patto di stabilità, ma tra gli enti esclusi è subito polemica.

Si tratta dello sblocco del denaro immobilizzato nelle casse degli enti locali, che finora non poteva essere utilizzato, pena lo sforamento dei limiti di spesa fissati dal patto di stabilità, e che consentirà ad alcuni comuni e province di effettuare pagamenti in conto capitale peggiorando il proprio saldo programmatico. Ad essere penalizzate da questo procedimento sono state soprattutto le aziende private, che attendono tutt'ora di essere pagate per i lavori realizzati.

"Un meccanismo perverso e demenziale, quello del patto di stabilità – ha commentato l'assessore Roberto Ciambetti – cui abbiamo solo parzialmente posto rimedio con il nostro intervento, che testimonia però la grande attenzione che la Regione attribuisce alla funzionalità di comuni e province e il forte senso di responsabilità verso il mondo dell'impresa".

Lo sblocco, nella Marca, riguarda ventidue comuni, oltre la metà dei quali è amministrata dalla Lega. E da Roncade, esclusa, arriva la polemica. Il sindaco, la parlamentare del Pd Simonetta Rubinato, infatti, ha annunciato che ricorerà contro la Regione se dovesse essere respinta la domanda, fatta dal Comune, di partecipare alla ripartizione dei fondi regionali stanziati per derogare al patto di stabilità.

Rubinato ha definito "illegittima e ingiusta" la scelta della Giunta di escludere dalla graduatoria le amministrazioni non rispettose del patto: "Una scelta anti-federalista – ha dichiarato il sindaco di Roncade – perché penalizza molti enti autenticamente virtuosi e corretti, che hanno scelto di non rispettare i vincoli nel 2009-2010 per poter procedere ai pagamenti dovuti alle imprese e ai fornitori".

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