rotate-mobile
Economia Casier

Esclusione sociale e povertà: il Comune di Casier e il terzo settore uniscono le forze

Protocollo di intesa per affrontare emergenza lavorativa, abitativa ed economica del territorio. Sartorato, assessore al Sociale: "Azioni che partiranno dall'analisi delle cause e coinvolgeranno i destinatari degli interventi". Primo obiettivo la riduzione del 30% degli interventi di assistenza

CASIER Contrastare l'esclusione sociale e la povertà. Un progetto attivato dal Comune di Casier che, assieme al terzo settore del proprio territorio, nei giorni scorsi si è concretizzato con la firma di un protocollo di intesa che si pone l'obiettivo di fronteggiare il rischio di ulteriori marginalizzazioni di situazioni individuali e familiari caratterizzate da grave indigenza o da vulnerabilità sociale. Situazioni di rischio derivate dagli effetti negativi della crisi economica, che ha causato licenziamenti, contratti precari e disoccupazione, assenza di reddito e problematiche abitative, portando alla luce nuove povertà.

Ecco allora che Comune, Caritas Tarvisina, Associazione Uniti per la Vita, Cooperativa Sociale Alternativa, Residenza Casamia, Casa La Primula e Cooperativa Sociale Erga si sono riuniti attorno allo stesso tavolo e hanno deciso di unire le proprie forze nell'intento comune di avviare un lavoro di concertazione. Il punto di partenza è evitare un approccio di tipo assistenzialistico, intervenendo invece in modo mirato alla rimozione, anche parziale, delle cause. Allo scopo di rendere partecipi e responsabili i soggetti destinatari degli interventi. Una nuova modalità di presa in carico delle persone in condizioni di bisogno che vedrà la predisposizione di progetti di assistenza individuali, garantendo percorsi di recupero di coloro che necessitano urgentemente di vitto, alloggio e tutela.

Nello specifico, per quanto riguarda l'emergenza lavorativa saranno realizzate attività di formazione, borse lavoro e tirocini lavorativi per contribuire a valorizzare le potenzialità dei soggetti a rischio, promuovendo di conseguenza la loro autonomia. Sul fronte dell'emergenza abitativa, il protocollo d'intesa prevede azioni di monitoraggio e di rilevazione degli alloggi presenti nel libero mercato e nelle agenzie immobiliari. Per chi si trova in emergenza economica, gli enti sottoscrittori si sono impegnati ad attivare forme di assistenza di prima necessità, forniture di borse alimentari, ma anche il pagamento di bollette e di affitti. Il tutto garantendo il rispetto della privacy dei destinatari degli interventi.

Sono 80 i nuclei familiari che nel corso del 2015 sono stati assistiti economicamente dall'amministrazione comunale guidata dal sindaco Miriam Giuriati. L'obiettivo prefissato, grazie alla collaborazione con la rete delle associazioni e delle cooperative sociali, è di ridurre almeno del 30 per cento le situazioni difficili. "Partecipazione, impegno e verifica. Sono le tre basi del progetto, che mira alla rimozione, anche parziale, delle cause della marginalità", dichiara Luca Sartorato, assessore ai Servizi Sociali del Comune di Casier, che spiega che "per intervenire sui bisogni veri delle persone è necessario analizzare l'insieme delle cause e non soltanto gli effetti. Un'analisi che vede diventare protagonisti gli stessi destinatari degli interventi di assistenza e che trova nella collaborazione fattiva con il terzo settore una nuova modalità di rispondere alle emergenze del nostro territorio: creando insieme percorsi personalizzati, monitorando e verificando i risultati raggiunti".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Esclusione sociale e povertà: il Comune di Casier e il terzo settore uniscono le forze

TrevisoToday è in caricamento