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Economia Montebelluna

Generali Montebelluna, il benessere inizia in azienda: si parte con 5 realtà trevigiane

Alcuni fra i più importanti marchi dell’abbigliamento e delle calzature hanno aderito al progetto che mette al centro la salute dei dipendenti aiutandoli a sfruttare al meglio i piani di welfare aziendale

Non si ferma l’impegno di Generali Montebelluna di Villa Romivo a supporto delle aziende e dei lavoratori e, dopo l’attivazione del progetto Ore Solidali, che vede il personale dell’agenzia impegnato in iniziative di volontariato in orario di lavoro, potenzia il Welfare Point, introdotto a marzo 2021, un servizio a disposizione di tutte le realtà imprenditoriali del territorio e dei loro dipendenti: nei primi sei mesi di attività il servizio ha già ottenuto l’adesione di cinque grandi aziende del territorio. Il punto nasce dalla volontà di informare e accompagnare i clienti in un processo virtuoso di consapevolezza dei benefici che il benessere, nelle sue diverse accezioni (fisica, economica, psicologica e sociale), comporta per l’impresa e per il territorio. Tutti gli attori che possono contribuire alla realizzazione del “ben-essere” della persona possono trovare nel Welfare Point un punto di incontro a vantaggio del cittadino.

L’ Agenzia, forte di un sensibilità che ormai da anni la vede impegnata nello sviluppo di progetti di welfare aziendale, ha scelto di offrire la propria esperienza ai clienti e di mettere al centro l’azienda, quale promotore del progetto dedicato alla salute dei propri dipendenti, garantendo un pacchetto strutturato in più proposte: dall’assistenza all’utilizzo del piano sanitario di categoria, alle offerte sanitarie integrative, arrivando fino allo sviluppo di esperienze di volontariato d’impresa per le associazioni del territorio.

Ben consapevoli che il capitale umano rappresenta il principale fattore di sviluppo della ricchezza per ogni organizzazione economica di successo e che il benessere e la salute dei dipendenti sono una componente imprescindibile della vitalità di un’impresa, alcune fra le più impostanti realtà del trevigiano hanno aderito all’iniziativa di Generali Montebelluna di Villa Romivo così da accompagnare i propri dipendenti nel pieno e soddisfacente utilizzo dei piani di assistenza sanitaria integrativa previsti dai diversi contratti nazionali di lavoro, come ad esempio Sanimoda e FondoEst; è così che  Orizo spa, Ostani srl e Bonis spa, fiori all’occhiello della produzione calzaturiera, da alcuni mesi hanno attivato un servizio informativo qualificato, seguiti a ruota dal marchio di abbigliamento tecnico Northwave  e dalla storica catena di negozi Sorelle Ramonda.

Il Welfare Point, fortemente voluto da Stefano Paladin, Francesco Merlo, Maurizio Serena e Marco Pagano,  titolari dell’ Agenzia, nasce proprio per aiutare i lavoratori a comprendere l’utilità e i vantaggi offerti dalla contrattazione di secondo livello, che garantisce servizi di grande valore e contribuisce al benessere complessivo della persona e, di conseguenza, dell’impresa. Ciascuna delle aziende coinvolte gode di un trattamento personalizzato, cucito su misura per la propria realtà. L’intervento di Generali Montebelluna di Villa Romivo si struttura in due momenti distinti di sviluppo: il primo è l’incontro collettivo che illustra i piani sanitari di categoria, il secondo è l’appuntamento personale per studiare la situazione di ciascun addetto.

"Nel corso di questo primo anno di sperimentazione – sottolinea Arianna Rossetto, responsabile Pmi e Welfare Community Manager dell’Agenzia - è emerso in modo significativo che troppo spesso i lavoratori non hanno alcuna conoscenza  dei servizi loro riservati, tanto da rimanere stupiti nello scoprire di avere a disposizione pacchetti di prevenzione sanitaria gratuita, per la propria famiglia e per sé,  completi di test e visite, o di avere titolo al rimborso di spese mediche che spesso sostengono di tasca propria". "Il percorso è stato accolto con grande interesse dal mondo imprenditoriale trevigiano - dichiara Stefano Paladin, uno dei  titolari dell’Agenzia e anima del progetto - perché da un lato vede fruttare un investimento che, se non adeguatamente utilizzato, rischia di essere percepito come spreco e, dall’altro, coglie così l’occasione per raggiungere gli obiettivi indicati dall’Agenda 2030 in materia di sostenibilità e benessere dei cittadini. Un vantaggio che senza dubbio trasforma il welfare aziendale in potente strumento di competitività.”

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