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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Piccola mobilità, le imprese dovranno restituire gli sgravi

La denuncia arriva dalla Confartigianato di Treviso ed è un problema di portata nazionale che nasce da una circolare con la quale l'Inps ha comunicato lo stop agli incentivi in vigore dal 1993 per il mancato rifinanziamento del relativo fondo

Con la circolare 150 del 25 ottobre scorso (Incentivi per l'assunzione dei lavoratori iscritti nelle liste di mobilità) l'Inps, sottolinea la Confartigianato di Treviso, ha dato il colpo di grazia finale ai datori di lavoro che hanno rioccupato nel 2012 soggetti licenziati da aziende artigiane e da piccole aziende industriali o commerciali. Secondo l'associazione, ''dopo la sciagurata cancellazione ad opera della Fornero a partire dal 1 gennaio del 2013 della lista della piccola mobilità, nella quale da circa 20 anni venivano iscritti gli operai e gli impiegati che perdevano il posto di lavoro nella Pmi, la novità è che ora le imprese che hanno assunto questi lavoratori nel corso del 2012 devono restituire gli incentivi ricevuti, che prevedevano un carico contributivo sul lordo mensile del 10% contro quello ordinario di circa il 30%''.

NUOVE RESPONSABILITA' PENALI DELLE IMPRESE

LA DENUNCIA. Per l'assunzione di un operaio qualificato, sostiene la Confartigianato, il risparmio mensile si quantificava in circa 300 euro. ''Nel giro di pochi mesi prendiamo atto che per il Governo esistono licenziati di serie A, quelli espulsi dalla grande industria che portano in dote per una loro ricollocazione incentivi - accusano gli artigiani trevigiani - e licenziati di serie B, quelli dell'artigianato e del piccolo commercio, per i quali non esistono vantaggi specifici alla loro riassunzione e addirittura per quanti reintegrati sino al 31 dicembre del 2012, vige a partire dal 25 ottobre un costoso contenzioso con l'Inps, che può variare tra 4 e 6 mila euro per la restituzione dei sgravi gestiti durante il 2013''.

RESTITUIRE GLI SGRAVI. Le imprese che hanno ricevuto incentivi per l'assunzione di lavoratori dalla cosiddetta 'piccola mobilità' dovranno restituire gli sgravi ottenuti. La denuncia arriva dalla Confartigianato di Treviso, ma è un problema di portata nazionale che nasce da una circolare con la quale l'Inps ha comunicato lo stop agli incentivi in vigore dal 1993 per il mancato rifinanziamento del relativo fondo.

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