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In azienda: dalla scuola al lavoro nuove generazioni si orientano

Al via il progetto promosso da una rete di 14 Comuni per proporre percorsi di orientamento alle scelte professionali dei giovani. La presentazione lunedì 18 marzo ore 18 alla Libreria Lovat di Villorba.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

In Azienda è il progetto ideato per sostenere i giovani nell'orientamento alle scelte professionali e nell'ingresso del mondo del lavoro, attraverso un percorso di conoscenza e dialogo con le imprese del tessuto produttivo locale e valorizzando le realtà capaci di innovare e competere. Finanziato dal Bando regionale Piani di intervento in materia di politiche giovanili (DGR 1392/2017), il progetto è promosso dal comune di Spresiano, capofila, in partnership con una rete di altri 13 comuni appartenenti all’ex ULSS 9 (Arcade, Breda di Piave, Carbonera, Istrana, Maserada sul Piave, Morgano, Motta di Livenza, Ponte di Piave, Ponzano Veneto, Quinto di Treviso, Silea, Treviso, Villorba) con il coordinamento di La Esse e sarà presentato lunedì 18 marzo alle ore 18 alla Libreria Lovat di Villorba. Attraverso un ciclo di incontri e visite guidate, i giovani di età compresa tra 19 e 29 anni, diplomati o laureati, potranno entrare in contatto con le aziende del territorio, organizzate in tre filiere produttive: agricola e vitivinicola, meccanica e meccatronica, domotica e energetica.

La filiera è la chiave individuata per comprendere il mercato del lavoro proposta dal progetto a rappresentare un territorio, quello compreso tra i 14 comuni partner, che oggi si sta riorganizzando facendo rete e intessendo nuove e concrete collaborazioni. Le visite guidate nelle aziende Agricoltori certo, ma anche chimici, ragionieri, esperti di tecnologie che in maniera sempre più evoluta affiancano i processi di produzione: il progetto si apre con le visite nelle tre aziende che compongono la filiera agricola e vitivinicola. Un percorso che, partendo dalle materie prime si snoda verso la trasformazione e la commercializzazione al dettaglio, coinvolgendo altri settori. Martedì 19 marzo ore 9 apre le porte la Cantina Pizzolato di Villorba. Cinque generazioni di storia e tradizione, tra le prime realtà a produrre vino a scegliere una gestione biologica e vegan, con focus sulla continua ricerca e sperimentazione dei vitigni resistenti verso un’agricoltura 100% sostenibile, oltre il biologico.  Giovedì 21 marzo ore 9 tappa alla società agricola Nonno Andrea, di Villorba. Certificata biodiversa e biologica, nasce negli anni ’90 come realtà agrituristica, dal 2003 si concentra sulla vendita diretta fino ad arrivare, nel 2015, ad avere circa 60 ettari destinati alle coltivazioni. Inizia quindi una produzione di prodotti in vasetto che raggiunge stati europei ed extraeuropei, come il Giappone. Il ciclo di visite della prima filiera si conclude venerdì 22 marzo ore 9 alla Casearia Carpenedo a Camalò di Povegliano. Nata nei primi anni Sessanta, inizia subito a sperimentare la produzione di formaggi specializzandosi nell’affinatura, ovvero il processo per il quale il formaggio viene fatto stagionare attraverso l’utilizzo di differenti tecniche, esportando i propri prodotti in oltre 30 paesi in tutto il mondo.

Le visite sono per i giovani l’occasione di conoscere specifici sistemi di produzione e diversi modelli organizzativi, ma anche di scoprire le dinamiche della filiera e le relazioni attive tra le imprese del territorio, toccando da vicino due temi importanti: la contaminazione tra processi produttivi, solo in apparenza distinti, e la trasversalità delle competenze richieste oggi. «Il progetto vuole affrontare il tema della disoccupazione giovanile attraverso una cronaca attuale del tempo del lavoro nella post-crisi – afferma Marco della Pietra, sindaco del comune di Spresiano – perché i ragazzi sono una risorsa preziosa, portatori delle istanze di una generazione che oggi si affaccia al mondo del lavoro, ovvero l’uso della tecnologia e l’internazionalizzazione». «Le scelte professionali dei giovani – speiga Nadia Paccagnan, La Esse, coordinatrice del progetto – rischiano di essere l’effetto del solo percorso scolastico intrapreso senza considerare le caratteristiche dell’attuale sistema produttivo, sempre più caratterizzato da professioni ibride, capaci di combinare diverse competenze sia tecniche che trasversali. Il progetto permette ai giovani di conoscere le esigenze delle aziende, affinché possano muoversi con consapevolezza e mettere in campo le competenze che le aziende cercano e apprezzano». Il calendario delle visite proseguirà ad aprile con le visite dedicate alle filiere meccanica e meccatronica, domotica e energetica. Ai partecipanti sarà proposto un incontro post visite guidate per poter rielaborare i contenuti appresi e le riflessioni condivise. Informazioni Tutte le informazioni sono pubblicate nel sito www.inaziendatreviso.it dove è possibile trovare il calendario aggiornato degli incontri e compilare il form online per partecipare alle visite. Sono attivi anche i canali social del progetto, la pagina facebook e l’account instagram @inaziendatreviso

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