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Economia

Treviso, crollano occupazione e fatturato degli artigiani

Sono i risultati della recente indagine promossa da CEAV e Unioncamere Veneto, in relazione al primo trimestre del 2013, che rivelano una miriade di dati negativi, soprattutto tra le aziende artigiane che operano nell'edilizia

I risultati dell’indagine promossa da CEAV (Cassa Edile Artigiana Veneta) e Unioncamere del Veneto, su 600 imprese che abbiano almeno un dipendente, stanno destando non poca preoccupazione.

Le imprese di costruzioni hanno registrato, infatti, nel primo trimestre del 2013, un crollo del 3,9% rispetto allo stesso periodo del 2012.

La crisi nell’ambito delle costruzioni sta investendo non solo l’edilizia, ma anche la domanda dei privati e dei pubblici, questi ultimi bloccati dal patto di stabilità. Non solo, anche le condizioni meteorologiche avverse hanno influito sullo scarso fatturato.

I dati che destano maggiore preoccupazione, comunque, sono quelli che riguardano il settore artigiano, con una diminuzione del 4,1% del fatturato, soprattutto a Treviso, dove si registra un crollo del 5,4%.

Notizie meno negative, invece, giungono dalle aspettative degli imprenditori che, dichiara Alessandro Bianchi, presidente Unioncamere del Veneto, “Stanno evidenziando segnali più incoraggianti”. Per le imprese non artigiane, infatti, il dato è del -2.6%.

L’auspicio è che gli incentivi statali relativi alle energie rinnovabili e alle ristrutturazioni e gli incentivi regionali per il recupero delle strutture alberghiere possano innescare nel 2013 un recupero, in modo da far ripartire l’edilizia”, commenta Alessandro Bianchi.

Negativo il dato sull’occupazione con una flessione del -1,2%: l’unica provincia con segno positivo è Belluno con il +5,9%, Treviso resta stabile al +0,2%.

"L’unico mercato che oggi permette di guardare al futuro è quello della ristrutturazione e del recupero urbano, - dichiarano Virginio Piva e Leonardo Zucchini, presidente e vicepresidente CEAV -   E’ necessario che il Governo promuova azioni strutturali e che la Regione prosegua nei disegni di leggi regionali a sostegno del settore. Le nostre imprese ne hanno bisogno".

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