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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Le cantine di Conegliano e Vittorio Veneto si fondono

Le assemblee straordinarie dei soci delle Cantine di Conegliano e Vittorio Veneto hanno approvato la fusione fra le due imprese cooperative

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

Con atto del 2 marzo 2013, le partecipatissime assemblee straordinarie dei soci delle Cantine di Conegliano e Vittorio Veneto hanno approvato la fusione fra le due imprese cooperative, avvallando un percorso di avvicinamento iniziato già alcuni mesi fa.

La nascita della Cantina di Conegliano e Vittorio Veneto società agricola cooperativa, vede la luce sotto i migliori auspici: la fusione è stata approvata pressochè all'unanimità dall'assemblea della Cantina di Vittorio Veneto e da oltre il 92% dei soci di Conegliano. Del resto, si tratta di due cantine con caratteristiche produttive e di territorio molto simili e la cui aggregazione, nell'attuale contesto economico, appare naturale.

Confcooperative Treviso, che sta seguendo e supportando il processo di fusione, "guarda con molto interesse a questa nuova realtà, che rappresenta la nascita di un soggetto cooperativo di riferimento per il sistema Prosecco. La strada dell'aggregazione, anche nel settore vitivinicolo, diventa fondamentale per affrontare in modo propositivo i mercati internazionali, in continua evoluzione. In particolare, questo processo di fusione risponde alle sfide di modernità, dando alla cooperativa gli strumenti necessari per i continui, indispensabili investimenti".

La Cantina di Vittorio Veneto, presieduta da Stefano Zanette, ad oggi può contare su una compagine sociale di 860 agricoltori che lavorano 1.600 ettari di superficie vitata, producendo 225mila quintali di uve l'anno (per oltre il 90% uve bianche, di cui quasi la totalità Prosecco Doc e Docg), per un fatturato annuo superiore ai 32 milioni di euro.

La Cantina di Conegliano, presieduta da Antonio Lot, ha quasi 300 soci, 400 ettari a vigneto, con una produzione di 60mila quintali di uve (per oltre l'80% uve Prosecco), per un fatturato annuo superiore ai 6 milioni di euro. L'organizzazione che sorgerà con la fusione, il cui iter si concluderà definitivamente a maggio prossimo, già dalla vendemmia 2013 potrà contare su una produzione di oltre 300mila quintali di uve. La Cantina di Conegliano e Vittorio Veneto sarà una delle maggiori aziende vitivinicole della provincia di Treviso.

"Bisogna dare atto ai presidenti e ai consigli di amministrazione delle due cantine - commentano in Confcooperative Treviso - di essere stati coraggiosi e lungimiranti, lasciando da parte i particolarismi, in vista di obiettivi molto ambiziosi, che consentiranno la valorizzazione dei nostri ottimi vini Prosecco". "Questo rappresenta un ulteriore segnale che la cooperazione rappresenta uno strumento vincente nell'agroalimentare veneto, - concludono dall'Associazione delle cooperative trevigiane - dopo la nascita lo scorso di Vivo Cantine (Viticoltori Veneto Orientali), sorta dalla fusione della Cantina di Campodipietra e delle Cantine del Veneto Orientale capitanate da Jesolo. Un gigante da 500mila quintali di uve, oltre 2mila soci e 30 milioni di euro di fatturato annuo".

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