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Economia

Anno nero per la Marca, oltre 7mila licenziamenti e 24mila disoccupati

I dati effettivi, diffusi da Cisl Treviso, superano le previsioni e confermano il 2012 come un anno disastroso per i lavoratori trevigiani

Quello che sta per chiudersi è un anno nero per il lavoro nella provincia di Treviso.

Secondo i dati resi noti dall'Osservatorio di Cisl Treviso sul mercato del lavoro, le previsioni più nere sono state rispettate e, anzi, superate. Ad oggi sono quasi 8mila i lavoratori licenziati nella Marca, con una media mensile di 656 ingressi in mobilità, una crisi aziendale al giorno e un livello di sofferenza elevato, soprattutto nelle piccole imprese.  A inizio 2013 i disoccupati supereranno quota 24mila.

LICENZIAMENTI - Tra gennaio e ottobre sono stati 6.564 i dipendenti messi in mobilità e sulla base dei dati forniti dall'Inps, Cisl di Treviso prevede che saliranno a 7.876 entro fine anno.

Delle 6.564 persone che hanno perso il lavoro nei primi 10 mesi dell’anno, 4.628 provengono dalle piccole imprese e 1.936 dalle grandi aziende.

L’industria manifatturiera trevigiana conferma la tendenza negativa – afferma Alfio Calvagna – con una contrazione della produzione industriale di oltre il 5 per cento, un fatturato che segna un calo di oltre il 6 per cento, un calo ordini del mercato interno di oltre 8 punti percentuali, l’utilizzo degli impianti fermo al 70 per cento e il mercato estero che, dopo 9 trimestri di segno positivo, è fermo da settembre”.

DISOCCUPAZIONE – Se a fine novembre i disoccupati residenti nei comuni della Marca erano 23.558, Cisl prevede che entro fine anno oltrepasseranno quota 24mila, con un tasso di disoccupazione che si attesta attorno al 7 per cento.

La fascia d'età più colpita è quella tra i 30 e i 49 anni, soprattutto tra le donne. I dati sconcertano ulteriormente se si pensa che nel 2008 i disoccupati erano 18mila. Il boom si è avuto nel 2009 (26.553), con un lieve calo nel 2010 (23.502) e nel 2011 (23.940).

CRISI AZIENDALI - Nei primi dieci mesi dell'anno sono state aperte 296 crisi aziendali: in media una al giorno. I settori maggiormente colpiti si confermano quelli del legno per arredo con (84 aziende) e del metalmeccanico (82 crisi aziendali), seguiti da edilizia e abbigliamento (29 crisi).

CASSA INTEGRAZIONE - Il periodo gennaio-ottobre 2012 ha visto una complessiva diminuzione delle ore di Cig rispetto al 2011: da 15 milioni e 940 mila a 14 milioni e 730 mila.

Ma il dato non deve creare false illusioni: sono state infatti autorizzate 6 milioni e 200 mila ore di cassa integrazione in deroga, un vero e proprio boom,  soprattutto nel settore dei servizi pubblici, sociali e personali, che ha quintuplicato l’utilizzo della Cig rispetto al 2011.

“Questi due ultimi dati - conclude Calvagna - sono il segno evidente e molto preoccupante che il prolungarsi della crisi economica e i tagli alla spesa sociale da parte degli enti locali incomincia a far sentire i suoi effetti anche sul sistema di welfare territoriale”.

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