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Manovra Monti, pensione posticipata per oltre 14.000 trevigiani

Il primo effetto del Decreto "Salva Italia" sarà di far slittare l'entrata in pensione per oltre 14.000 trevigiani. Un bel risparmio per lo Stato, ma una stangata per i lavoratori

Sono 14.500 i trevigiani che vedranno slittare la tanto attesa pensione oltre il 2014. Il decreto “Salva Italia”, infatti, salvo modifiche dell’ultim’ora, posticiperà i termini del trattamento con un risparmio di 308 milioni di euro in tre anni nella sola provincia di Treviso.

I più penalizzati saranno i nati nel 1952, per i quali è previsto uno slittamento della pensione fino a cinque anni, rispetto a chi, invece, è nato nel 1951 e sarà solo sfiorato dal provvedimento. Chi invece lavora già dal 1975 e ha raggiunto 36 anni di contributi nel 2011 può tirare un sospiro di sollievo, mentre chi ha iniziato la propria carriera nel 1976 dovrà lavorare ancora a lungo.

Secondo le tabelle dell’Istat e dell’Osservatorio dell’Inps, nel 2012 saranno più di duemila i trevigiani che dovranno posticipare l’entrata in pensione, facendo risparmiare allo Stato 46 milioni di euro. 5.723, invece, i mancati pensionati del 2013, con 121 milioni di euro in più nell’Erario. Nel 2014 il numero di persone che non andranno in pensione salirà a 6.696, con un risparmio di 141 milioni di euro per le finanze statali.

E questo è solo uno dei sacrifici richiesti ai lavoratori italiani dalla manovra del Governo Monti. Sacrifici ritenuti ingiusti dai sindacati, che hanno indetto uno sciopero generale per domani. Oltre allo slittamento dell’entrata in pensione, è in arrivo anche il congelamento degli assegni pensionistici, che verranno che resteranno completamente agganciati all’inflazione solo per importi fino a 464,42 euro, che nel trevigiano sono circa quarantamila. Per le 25.555 pensioni della Marca tra cinquecento a poco meno di mille euro, dovrebbe essere garantita una rivalutazione dal 50 al 70 per cento, aiuto che forse verrà esteso anche agli assegni fino a 1.400 euro.

Se si considera che un terzo della popolazione trevigiana è costituita da pensionati, il Governo va a calpestare un vero e proprio campo minato: ad oggi sono 252.696 le pensioni Inps, alle quali si aggiungono quelle degli iscritti ad altri istituti previdenziali, come l’Inpdap, che eroga oltre 31 mila assegni al mese. L’affluenza all’assemblea di domani pomeriggio in piazza Borsa, quindi, si prospetta corposa.

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