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Giovedì, 25 Aprile 2024
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La Martelli Lavorazioni Tessili non fallisce: salvi lo stabilimento di Vedelago e i suoi lavoratori

La storica azienda è stata consegnata all'acquirente Elleti Group, fatto che permette il mantenimento del posto di lavoro per i 45 dipendenti nel trevigiano

VEDELAGO Il curatore del fallimento Martelli Lavorazioni Tessili S.p.A. (dichiarato dal Tribunale di Bologna con sentenza n. 59/2016 depositata lo scorso 6 aprile), ha reso noto che il 5 agosto l’acquirente Elleti Group è stata immessa nel possesso dell’intero compendio aziendale costituito da tre rami d’azienda (ubicati in Toscanella - BO, Medolla -MO e Vedelago) e dalla partecipazione al 100% del capitale sociale della società Martelli Europe S.r.l. con sede in Buzau (Romania).

L’aggiudicatario à la società Elleti Group S.r.l., società di diritto italiano costituita tra due noti imprenditori del settore, il Gruppo Blue Line Project ed il Gruppo Lova Group S.r.l. che hanno realizzato una complessiva integrazione delle rispettive realtà imprenditoriale. In soli 4 mesi dal fallimento, il Tribunale di Bologna è così riuscito a salvaguardare, attraverso l’esercizio provvisorio, la continuità di una storica azienda italiana, restituendola al mercato in meno di quattro mesi dalla dichiarazione di fallimento. La nuova proprietà, attraverso un accordo sindacale raggiunto ai sensi della legge n. 428/90 con le organizzazioni sindacali UILTEC‐UIL, FEMCA‐CISL e FILCTEM‐CGIL ha garantito il mantenimento del posto di lavoro a 95 dipendenti, di cui 27 presso lo stabilimento di Toscanella, 23 a Medolla e 45 a Vedelago.

I restanti dipendenti, che rimangono in carico alla procedura, potranno accedere alla mobilità e riceveranno un incentivo all’esodo di 2.500 euro entro il 15 settembre. Una ulteriore somma di 2.500 euro sarà corrisposta entro il 31.12.2016 se tutti i dipendenti in esubero accetteranno le condizioni dell’accordo sindacale. L’accordo prevede anche l’estensione fino a 18 mesi del diritto di prelazione sulle nuove assunzioni per i lavoratori collocati in mobilità. Il Giudice Delegato dott. Maurizio Atzori ha disposto la cessazione dell’esercizio provvisorio per l’11 agosto. Sino al 10 agosto tutti i dipendenti resteranno a carico della procedura fallimentare; dall’11 agosto i 95 dipendenti trasferiti saranno in forza all’acquirente, mentre per gli esuberi la procedura di mobilità sarà aperta già il 12 agosto.

L’aggiudicataria ha già versato integralmente il prezzo di cessione. Le somme presenti nelle casse del fallimento risultano quindi sufficienti ad assicurare l’integrale pagamento dei crediti privilegiati dei lavoratori. Si tratta principalmente del TFR maturato sino al 6 aprile e dei ratei di 9/12 di tredicesima del 2015, perché le retribuzioni sono state regolarmente pagate sia durante il concordato preventivo (7 ottobre 2015‐6aprile 2016) che durante l’esercizio provvisorio fallimentare. Il Giudice delegato ha già autorizzato il curatore a pagare regolarmente, senza dover attendere il riparto, anche gli stipendi di luglio e dei primi 10 giorni di agosto. Gli organi della procedura fallimentare, non appena reso definitivamente esecutivo lo stato passivo tempestivo (per cui l’udienza è fissata il 5 ottobre), si attiveranno con la massima sollecitudine per redigere un primo piano di riparto parziale a soddisfazione integrale dei crediti insinuati al passivo dai lavoratori, che si auspica possa avvenire già nei primi mesi del 2017.

"Gli organi della procedura rinnovano i propri ringraziamenti nei confronti di tutto il personale che ha assicurato la continuità aziendale in un momento così difficile, delle organizzazioni sindacali e R.S.U. aziendali, che hanno collaborato per consentire il raggiungimento di questo importante risultato, e dei clienti e fornitori della fallita che hanno consentito di mantenere vitale il complesso aziendale. Formulano infine i migliori auspici per il progetto imprenditoriale di Elleti Group, augurandosi che con il rilancio dell’attività e l’integrazione nel più ampio contesto del nuovo Gruppo sia possibile recuperare, almeno in parte, i livelli occupazionali oggi affidati agli ammortizzatori sociali" ha dichiarato il Curatore – avv. Marcello Tarabusi

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