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Economia

Occupazione femminile in Italia, Treviso fanalino di coda

Secondo i dati Eurostat, l'Italia è uno dei Paesi europei con il minor tasso di occupazione femminile. In Veneto la maglia nera va alla Provincia di Treviso

La Giornata Internazionale della Donna offre ogni anno l’occasione per riflettere sul ruolo e la posizione sociale della donna nel nostro Paese. I dati in merito sono sconfortanti, anche per quanto riguarda la Provincia di Treviso.

Da Nord a Sud, l’Italia non si distingue certo positivamente. Messo a confronto con le altre realtà europee, il nostro Paese si colloca nelle posizioni più basse della classifica riguardante l’occupazione femminile.

Secondo i dati Eurostat, meglio dell’Italia fanno anche Grecia e Spagna, nonostante i problemi economici. Nella nostra penisola, l’occupazione femminile è al 46 per cento, mentre gli altri due Paesi mediterranei raggiungono, rispettivamente, il 48 e il 52 per cento. Distanti anni luce Danimarca (71 per cento), Svezia (70 per cento) e Olanda (69 per cento).

Il Veneto, comunque, può vantare un risultato migliore, rispetto alla media nazionale, arrivando al 53,3 per cento. All’interno della Regione, però, le diverse Province rivelano quadri anche molto distanti tra loro. E la peggiore di tutte è proprio la Marca, dove l’occupazione in rosa è solo del 49 per cento, meno che nel Veneziano, dove è del 50,8 per cento.

Le Venete, tuttavia, godono di una paga più alta rispetto alle college delle Regioni centrali e meridionali: 1.104 euro contro i 1.069 delle Marche e i 1.023 della Calabria. Rispetto agli uomini, però, la differenza salariale è di due punti percentuali superiore rispetto alle media nazionale: il 20 per cento, mentre nelle Marche e in Calabria è rispettivamente del 19 e del 15,8 per cento.

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