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Economia

L'appello dei pasticceri di Casartigiani: «Fateci riaprire»

Alessandro Torresan, presidente provinciale: «Differenziazioni restano incomprensibili, rabbia in tutta la nostra categoria. I laboratori potrebbero lavorare in piena sicurezza»

«Riaprire al più presto le pasticcerie artigianali». Alessandro Torresan, presidente provinciale della categoria per Artigianato Trevigiano - Casartigiani, lancia un appello al Governo e alla Regione del Veneto affinchè cessi una della storture più evidenti dei decreti che hanno disciplinato aperture e chiusure fino a questo momento.

«I panifici sono aperti e vendono anche prodotti dolciari. Troviamo oltre al pane, brioche, dolci, focacce, pastine. Perché noi pasticceri invece dobbiamo restare chiusi? Nemmeno i laboratori possono lavorare», è lo sfogo di Torresan. I danni per la categoria ormai ammontano a milioni di euro in provincia di Treviso, e non si sa quando e come i pasticcieri potranno uscirne. Un trattamento di serie B che sta facendo montare la rabbia nella categoria. «Questa è una penalizzazione che va sanata subito, per salvaguardare la nostra categoria», dice Torresan. «Anche noi dobbiamo avere la possibilità di aprire le nostre botteghe per vendere direttamente la produzione, anche senza aprire il bar, per chi ce l’ha, o consentire il consumo dentro i locali. Sarebbe sufficiente per il momento almeno avere la possibilità di lavorare in laboratorio e poter vendere per asporto ai nostri clienti, rispettando regole di sicurezza e contingentando le entrate. Le attuali differenziazioni restano incomprensibili e causano solo rabbia in tutta la nostra categoria».

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