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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Pensioni: Cisl e Solidarietà Veneto lanciano la campagna “Punto Arancione”

Da novembre nella Marca saranno attivi sei nuovi sportelli informativi per una corretta lettura della "famosa" Busta Arancione inviata dall'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale

TREVISO Saranno attivi dai primi di novembre i 6 sportelli Punto Arancione della provincia di Treviso. I punti informativi gratuiti nascono dalla collaborazione tra Solidarietà Veneto Fondo Pensione e Cisl del Veneto, e saranno dislocati nelle principali sedi Cisl della Marca: Treviso, Montebelluna, Castelfranco, Conegliano, Vittorio Veneto e Oderzo.

La campagna informativa “Punto Arancione” - 24 sportelli aperti nelle sedi di altrettante città del Veneto - intende richiamare l’attenzione del singolo lavoratore sulla sua situazione previdenziale, offrendo la possibilità di interpretare correttamente e gratuitamente i contenuti delle Buste Arancioni che l'Inps sta inviando per informare i lavoratori sulla loro pensione. Sono circa 300 mila le buste che saranno recapitate ad altrettanti lavoratori in provincia di Treviso. Sempre nei Punto Arancione, i lavoratori potranno ottenere informazioni sul loro futuro pensionistico. Tutti i dettagli sulla rete degli sportelli saranno disponibili da novembre tramite il Numero Verde 800 995 035 e sul sito www.puntoarancione.it.

Tutti gli sportelli della Marca saranno aperti al pubblico nelle sedi Cisl dalle 17 alle 18 nelle seguenti giornate: il martedì a Montebelluna, il lunedì a Castelfranco e Conegliano, il mercoledì a Treviso, il giovedì a Vittorio Veneto e il primo venerdì del mese a Oderzo.

“L’importo della pensione stimato e comunicato ai cittadini tramite la Busta Arancione è una proiezione - avverte il segretario generale della Cisl Belluno Treviso Franco Lorenzon - ed è ottenuto in maniera automatica: è basato sui contributi finora accreditati e sulla proiezione di quelli che ancora mancano al raggiungimento dei requisiti per il pensionamento. I dati reali, invece, sono soggetti a molte variabili, quindi il contenuto delle Buste Arancioni potrebbe creare false aspettative e confondere i lavoratori su un aspetto cruciale della vita come il futuro pensionistico. In questo momento storico è fondamentale fornire ai cittadini gli strumenti necessari per orientarsi nelle scelte pensionistiche, perchè la pensione da diritto si sta trasformando a progetto individuale cui dedicarsi con responsabilità, consapevolezza e programmazione. In questo senso promuovere la cultura previdenziale e finanziaria, a partire dalle giovani generazioni, è fondamentale”.

Per questo il servizio “Punto Arancione” della Cisl è totalmente gratuito e aperto a tutti: ai più giovani, a chi ha già una carriera avviata e a chi sta ancora valutando come muoversi con la previdenza complementare. Il progetto prende avvio in contemporanea anche con la profonda revisione della riforma Fornero sulle pensioni prevista dall’accordo sindacati e Governo dello scorso 28 settembre, “intesa apprezzabile in diversi punti - spiega Lorenzon - come la ricongiunzione gratuita dei contributi versati ad enti diversi, l’introduzione di requisiti più semplici per anticipare la pensione per i lavori usuranti e per i lavoratori precoci e l'anticipo pensionistico (Ape), ma non ancora abbastanza efficace sul tema decisivo del futuro pensionistico dei giovani”.

In tal senso, l’impegno di Solidarietà Veneto, fondo pensione regionale per i lavoratori del Veneto, è forte: “Al Punto Arancione si potrà incontrare personale qualificato - spiega il direttore generale del Fondo, Paolo Stefan – con tutti gli strumenti necessari ad elaborare stime personalizzate. Il servizio è altamente professionale, perché crediamo sia questo l’unico approccio possibile ad un tema così delicato. Nei luoghi di lavoro, percepiamo molta 'fame' di informazioni. A volte, però, la complessità degli argomenti può spaventare. Il nostro impegno è quello di veicolare le informazioni in modo semplice, diretto e personale. Il Punto Arancione punta proprio a questo: eliminare le paure, fare chiarezza e parlare in modo comprensibile di previdenza”. Solidarietà Veneto in provincia di Treviso conta quasi 13.300 lavoratori (il 26% del totale veneto pari a circa 51.000 iscritti attivi). Nel 2016, le nuove adesioni nella Marca rappresentano il 18% di tutte quelle registrate nell’anno, con un trend positivo rispetto allo scorso anno.

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