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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Scarsa adesione allo sconto sulla Tia: lo ha chiesto l'11% dei trevigiani

Solo l'11 per cento delle famiglie trevigiane ha chiesto lo sconto sulla Tia 2. Stupito l'assessore Fulvio Zugno, mentre Luigi Calesso "Un'altra Treviso" osserva: "Bastava mandare una lettera ai cittadini"

Su 3.500 famiglie stimate, solo 382, a fine settembre, hanno chiesto l'agevolazione sull'imposta sui rifiuti predisposta dal Comune di Treviso: poco più dell'11 per cento.

L'assessore al Bilancio, Fulvio Zugno, è perplesso sulla scarsa adesione all'iniziativa che, in tempi austeri come quelli che stiamo attraversando, potrebbe dare una boccata di ossigeno ai trevigiani. Tanto che Ca' Sugana sta valutando una proroga alle scadenze per la presentazione delle domande.

Trevigiani masochisti? Secondo Luigi Calesso di "Un'Altra Treviso" si tratta di un problema di comunicazione: "Basta girare per la città - dichiara - per capire che ben pochi sono a conoscenza dell'opportuntà e quei pochi, con ogni probabilità, non sono tra i cittadini a basso reddito che potrebbero accedere al fondo istituito da Comune e Trevisoservizi".

"E' abbastanza ovvio - rileva Calesso - che proprio le persone a basso reddito e, ancor più quelle che vivono situazioni di vero e proprio disagio sociale, non siano né lettori di quotidiani né visitatori del sito internet del Comune. Queste, invece, sono state le due maggiori fonti di informazione sul contributo al pagamento TIA".

"Al di là delle arcinote considerazioni sull'IVA indebitamente fatta pagare sulla TIA e sul fatto che in città la tariffa rifiuti è molto più elevata che nei comuni limitrofi - fa notare Calesso - in questo caso era sufficiente utilizzare lo strumento di comunicazione più adatto: una banalissima lettera".

E anticipando l'eventuale obiezione sui costi di spedizione, Calesso osserva che la spesa avrebbe potuto essere defalcata dal fondo messo a disposizione per la riduzione: "Avremmo avuto una somma inferiore per erogare i contributi ma, con ogni probabilità - conclude - ci sarebbero state richieste per utilizzarlo. Oggi, invece, il fondo è un po' più nutrito ma le richieste languono".
 

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