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Economia

Presentata la nuova sede di Banca Prealpi: 3.400 mq di uffici “ecologici”

Domenica 23 giugno alle 10.15 l'inaugurazione, con blocco del traffico nel tratto di strada antistante. In “dono” alla comunità un auditorium da 400 posti indipendente dal resto dell'edificio

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

Quasi 4.000 metri quadri di uffici, un auditorium da 400 posti indipendente dal resto dell'edificio, impianti fotovoltaico e geotermico capaci di produrre più della metà del fabbisogno termico per riscaldamento e condizionamento. Queste alcune delle caratteristiche della nuova sede della Banca Prealpi che verrà inaugurata domenica 23 giugno. Il nuovo cuore operativo di uno degli istituti di credito cooperativo più importanti del Veneto (con un utile di oltre 8 milioni di euro e oltre 6000 soci) si sposta poco lontano dalla vecchia sede in località La Corona 45, andando a qualificare il sito che ha ospitato per molti anni l'albergo Venezia, simbolo del fiorente turismo delle Prealpi degli anni Sessanta, Settanta e Ottanta.

La realizzazione della nuova sede si è resa necessaria in seguito alla consistente crescita del nostro istituto che dal 1993, anno di inaugurazione della vecchia sede, ha visto l'apertura di 19 delle 27 attuali filiali – spiega il presidente di Banca Prealpi, Carlo Antiga – tutto ciò ha comportato un incremento di carico di lavoro per gli uffici centrali che svolgono funzioni di direzione, coordinamento, servizio, assistenza tecnica, tant'è che oggi sono impiegate una settantina di unità. Per rispondere alle nuove esigenze, il personale era già stato diviso tra la vecchia sede e una struttura periferica. Una soluzione non ottimale, né in termini gestionali né di consumi”.

Avviato nel 2010, il cantiere, gestito da un general contractor, in tre anni ha dunque dato vita al nuovo centro operativo della banca, che si estende su un lotto edificabile di oltre 4.000 metri quadri e ha una cubatura di 30.000 metri cubi (divisi tra interrato e fuori terra). La superficie adibita ad uffici operativi è pari a 3.400 metri quadri lordi. Il fabbricato è composto da due piani interrati (dove trovano posto autorimesse, deposito e archivio), un piano terra, un primo e un secondo piano riservati all'operatività e un terzo piano direzionale che ospiterà la sala riservata al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale, oltre che Presidenza e Direzione. Quest'ultima sezione ha la forma di una torre in vetro e acciaio, dotata di un singolare ascensore esterno e in vetro trasparente progettato ad hoc per coniugare le esigenze di sicurezza e quelle di estetica. È stato necessario ancorare l'edificio a strati di roccia circondanti l'area tramite l'utilizzo di una particolare struttura detta berlinese. Il costo dell'edificio è di 15,8 milioni di euro (più Iva). “Abbiamo voluto ancora una volta scommettere sul paese che ha visto nascere e svilupparsi il nostro istituto – commenta Carlo Antiga – scommessa accolta favorevolmente dall'amministrazione comunale che ha dato ampie garanzie sulla fattibilità dell'iniziativa e quindi sul cambio di destinazione dell'area”.

Fiore all'occhiello è l'auditorium di 640 metri quadri per 400 posti a sedere, che potrà essere suddiviso, all'occorrenza, in due aree separate. Grazie a un innovativo sistema di poltrone a scomparsa e a palchi estendibili, altrettanto a scomparsa, la sala sarà in grado di essere utilizzata per molteplici attività. Proprio il “progetto auditorium” è stato fortemente voluto per dare una valida risposta non solo ai bisogni dell'istituto (vedi corsi di formazione, convention, ecc.) e dei clienti (come la formazione del personale o la presentazione di prodotti) ma anche del territorio. L'auditorium, completamente indipendente, per quanto riguarda accessi e servizi tecnologici, dal resto dell'edificio (e dunque fruibile al di là degli orari di apertura della banca), è un “dono” che l'istituto di credito cooperativo ha voluto fare al territorio di Tarzo e di tutta l'area limitrofa: a disposizione, gratuita, dei cittadini ci sarà infatti uno spazio versatile e flessibile, per incontri, eventi, manifestazioni, concerti e quant'altro. L'obiettivo di Banca Prealpi è appunto quello di far sì che la nuova sede diventi un punto di riferimento, uno spazio di incontro in grado di restituire all'area dell'ex Venezia una funzione sociale, di aggregazione. Una sorta di “agorà” moderna che possa fungere da promozione per il territorio. “Una delle valenze di questa sede è proprio l'auditorium, un luogo per incontrare le persone, per ascoltare, per fare proposte e progetti assieme – commenta il vicepresidente di Banca Prealpi, Flavio Salvador – per trovare la condivisione e con la condivisione, concentrare le forze per raggiungere gli obiettivi in funzione del benessere delle persone e e del territorio”.

La genesi della nascita della nuova sede ha visto il confronto tra quattro progetti presentato da ditte specializzate in ambito bancario, con la decisione di assegnare i lavori ad Artufficio srl di Padova, società che ha dato, secondo il Cda, la migliore interpretazione sotto il profilo dell'impatto paesaggistico, ambientale, della funzionalità e dell'ottimizzazione degli spazi e della tecnologia costruttiva. Il Consiglio di Amministrazione ha deciso di privilegiare le aziende socie e clienti in un momento economico particolarmente difficile: sono state una sessantina le aziende locali che hanno preso parte alle varie fasi di realizzazione dell’opera, dando un contributo alla movimentazione del settore edile.

“Una sede centrale migliore è sinonimo di efficienza di prestazioni, consente di abbattere i costi di funzionamento con importanti economie di scala proprio perché i servizi vengono riuniti e ridistribuiti in locali, dotati di tecnologie adeguate, che consentono risposte tempestive direttamente all’utenza o a quest’ultima attraverso “una rete di dialogo” con le filiali, collegate alla direzione con le più sicure ed efficienti tecniche di comunicazione”, sottolinea il presidente. La vecchia sede di via Roma, dopo opportuni aggiustamenti, andrà a ospitare la filiale di Tarzo e uffici satellite, come quelli dell'associazione di mutuo soccorso NoiXNoi e di Trevefin, società di equity, oltre alla biblioteca della cooperazione, che renderà accessibile il patrimonio librario, documentale e artistico della Banca Prealpi, attualmente presente negli archivi.

L'efficienza della nuova struttura non si misura solo in termini gestionali e operativi, ma anche sul fronte del risparmio economico e ambientale. Tant'è che la nuova sede è dotata di impianto fotovoltaico in grado di fornire 250 kw al giorno e sistema geotermico con 28 sonde sotto la platea che raggiungono 110 metri di profondità, che saranno in grado, come hanno riferito i due progettisti, l’architetto Bruno Tambasco e l’ingegner Mauro Scapolo, di assicurare oltre la metà del fabbisogno termico di riscaldamento e di condizionamento dell'edificio. In più i servizi presenti sono stati realizzati all’insegna della domotica di ultima generazione per “governare” al meglio l’edificio anche a distanza e sempre nell’ottica di riduzione delle spese di funzionamento e di garanzia di massima sicurezza. “Le tecnologie utilizzate permetteranno di ridurre drasticamente l'impatto dello stabile in termini di emissioni e consumi e comporteranno, anche sotto il profilo dei costi, un notevole risparmio”, puntualizza il presidente Antiga.

Domenica 23 giugno a partire dalle 10.15 la nuova sede della Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi aprirà le porte alla cittadinanza per la cerimonia di inaugurazione. Presenti, tra gli altri, il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, il Sindaco di Tarzo, Gianangelo Bof e il Presidente della Cooperazione Trentina, Diego Schelfi.

Domenica è previsto il blocco del traffico nel tratto di strada antistante la nuova sede: dalle 9 alle 9.30 la chiusura controllata e dalle 9.30 alle 12 la chiusura totale. Le deviazioni saranno segnalate in loco.

In occasione dell'evento, all'entrata dell'auditorium, il noto maestro Giuseppe Grava, medaglista e incisore di fama internazionale, ha realizzato un graffito che ricostruisce la storia delle sedi della Banca Prealpi, a partire dai primordi, alla fine del 1800, con le casse rurali di Revine e Montaner. Durante la cerimonia di domenica ai soci sarà consegnata una medaglia ricordo, sempre a firma del maestro Grava.

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