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Economia

Il Rating di legalità: un riconoscimento a tre stellette per le imprese di Treviso e Belluno

La promozione e l'introduzione di principi di comportamento etico in ambito aziendale per supportare la competitività delle imprese e come criterio premiale nella valutazione dell’offerta di gara

TREVISO L’acquisizione dal Registro delle Imprese delle informazioni sul rating di legalità rientra nel processo di continuo miglioramento di qualità, completezza e trasparenza delle informazioni presenti nelle banche dati gestite dalle Camere di Commercio. Uno dei fattori importanti è l’integrazione delle informazioni sulle imprese tra le Pubbliche Amministrazioni. L'elenco completo delle aziende che finora hanno ottenuto il rating di legalità, con il relativo punteggio, è consultabile sul sito dell'AGCM e dal prossimo mese di ottobre sarà integrato nelle visure del Registro delle Imprese rilasciate dalle Camere di Commercio.

“Un passo istituzionale importante per il riconoscimento dell’affidabilità delle nostre imprese e di cui le nostre imprese mi auguro vadano orgogliose – afferma il Presidente della Camera di Commercio Mario Pozza - Sono lieto del percorso fatto e dell’intesa firmata tra InfoCamere e Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) che a partire dall’autunno permetterà di estrapolare dalle visure del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio l’indicazione del rating di legalità rilasciato dall’AGCM alle aziende che ne hanno fatto richiesta e che hanno superato il vaglio dell’Autorità stessa”. 

Il rating di legalità è uno strumento introdotto nel 2012 volto alla promozione e all'introduzione di principi di comportamento etico in ambito aziendale, tramite l'assegnazione di un riconoscimento - misurato in "stellette" — indicativo del rispetto della legalità da parte delle imprese che ne abbiano fatto richiesta e, più in generale, del grado di attenzione riposto nella corretta gestione del proprio business. La legalità va ad incidere sulla competitività delle imprese e, in una visione globale, sul PIL degli stati. Questo accordo va su questa strada per riconoscere il valore che le imprese rappresentano, fornendo così  uno strumento istituzionale di supporto alla loro competitività e di maggiore trasparenza e visibilità sul mercato. Oltre ai vantaggi competitivi, esistono anche benefici di natura economica, visto che il Rating è riconosciuto a norma di legge – informa il Presidente Pozza - dalle amministrazioni pubbliche che tengono conto delle imprese “stellate” nell’emanazione di bandi o nella concessione di finanziamenti. Inoltre il nuovo codice degli appalti, che inserisce il rating di legalità come criterio premiale nella valutazione dell’offerta di gara.

E’ necessario unire gli sforzi per combattere l’illegalità - puntualizza il presidente Pozza- e realizzare una strategia di sistema per contrastare la criminalità e promuovere la cultura della legalità anche con il sistema informativo dei nostri data base che premi le aziende virtuose. Per questo il sistema camerale ha firmato l’intesa con l’AGCM e ha accolto positivamente l’invito fatto dal Parlamento Europeo nel 2013 agli Stati membri di “potenziare il ruolo delle Camere di commercio nella prevenzione, nell’informazione e nel contrasto ai rischi di criminalità organizzata, di corruzione e di riciclaggio più frequenti nel mondo delle imprese. Gli indicatori economici disponibili - continua Pozza - le basi dati per la trasparenza dei mercati come il nostro Registro Imprese che contiene una mole di informazioni impressionante può e deve essere  - conclude Pozza - ulteriormente sfruttata anche per combattere la criminalità. Come sanno bene magistratura, e le forze dell’ordine.

Come avviene il riconoscimento del rating di legalità

Il riconoscimento  del rating di legalità viene rilasciato su base volontaria e può essere richiesto per via telematica dalle imprese che hanno sede operativa nel territorio nazionale e che abbiano un fatturato minimo di due milioni di euro nell’ultimo esercizio oltreché risultino iscritte nel Registro delle Imprese da almeno due anni. Il rating di legalità ha un intervallo variabile tra un minimo corrispondente a una “stelletta” e un massimo corrispondente a tre “stellette”, attribuito dall’Autorità stessa sulla base delle dichiarazioni delle aziende, verificato grazie a controlli incrociati con i dati in possesso delle pubbliche amministrazioni.

Il regolamento prevede ulteriori requisiti che, se rispettati, consentono alle imprese di ottenere il punteggio massimo di 3 stellette. In particolare se vengono rispettati almeno 6 requisiti tra quelli indicati a seguire, l’impresa otterrà due stellette:

         rispettare i contenuti del Protocollo di legalità sottoscritto dal Ministero dell’Interno e da Confindustria, delle linee guida che ne costituiscono attuazione, del Protocollo sottoscritto dal Ministero dell’Interno e dalla Lega delle Cooperative , e a livello locale dalle Prefetture e dalle associazioni di categoria;

         utilizzare sistemi di tracciabilità dei pagamenti anche per importi inferiori rispetto a quelli fissati dalla legge;

         adottare una struttura organizzativa che effettui il controllo di conformità delle attività aziendali a disposizioni normative applicabili all’impresa o un modello organizzativo ai sensi del D.Lgs. 231/2001;

         adottare processi per garantire forme di Corporate Social Responsibility;

         essere iscritte in uno degli elenchi di fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativi di infiltrazione mafiosa;

         avere aderito a codici etici di autoregolamentazione adottati dalle associazioni di categoria;

         di aver adottato modelli organizzativi di prevenzione e di contrasto della corruzione.

Inoltre sarà valorizzata anche la denuncia, all’autorità giudiziaria o alle forze di polizia, di reati previsti dal Regolamento commessi a danno dell’imprenditore o dei propri familiari e collaboratori, qualora alla denuncia sia seguito l’esercizio dell’azione penale. Il rating di legalità ha durata di due anni ed è rinnovabile su richiesta. In caso di perdita di uno dei requisiti base, l’Autorità ne dispone la revoca. Se vengono meno i requisiti per i quali l’azienda ha ottenuto un rating più alto l’Antitrust riduce il numero di stellette. Del rating assegnato dall'AGCM, secondo quanto previsto dalla legge, si tiene conto in sede di concessione di finanziamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, nonché in sede di accesso al credito bancario. Il limite di tempo massimo stabilito per il rilascio del rating, quando la domanda è considerata completa, allorché non ci sono osservazioni da parte dei Ministeri dell'Interno, della Giustizia e dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) e non si ritiene opportuno compiere ulteriori verifiche, richiedendo informazioni ad altre amministrazioni pubbliche, è di 60 giorni dal ricevimento della richiesta.

AZIONI ATTUATE PER UNA CULTURA DELLA LEGALITA’

La Camera di Commercio di Treviso – Belluno, ha dato particolare attenzione in tutte le sue attività alla cultura della legalità. La Camera di Commercio di Treviso – Belluno ha bandito un concorso dal titolo “L’educazione alla legalità come elemento di sviluppo economico e crescita sociale”, chiedendo ai ragazzi di sviluppare un video sul tema, che fosse frutto della loro visione della legalità, della loro personale idea di legalità, della visione e della percezione che loro hanno rispetto la legalità come la viviamo noi oggi e come deve essere e cosa deve rappresentare secondo la loro idea.

Ha organizzato un convegno il 6 Aprile scorso in Camera di Commercio a Treviso, “Educare alla legalità”, ospiti l’onorevole Rosy Bindi, Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia e il Consigliere Adelchi D’Ippolito. Ha condiviso con il Prefetto di Treviso S.E. Laura Lega il convegno “La legalità come fattore di competitività: il valore aggiunto della legalità” Palazzo dei Trecento Prefettura - 29 Giugno 2017. Insieme a Libera e alle Associazioni di categoria Unioncamere sta portando avanti un programma di accompagnamento alla gestione dei beni e delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità per introdurre una cultura imprenditoriale nella gestione (più trasparenza nell’accesso al ruolo di amministratore giudiziario, ma anche più competenze economiche nella gestione) e per riportare alle attività produttive e al mercato i beni confiscati.

Per quanto riguarda gli sportelli per la legalità nell’economia sono attivi in Italia:  52 punti di ascolto sui territori  e di assistenza tecnica alle PMI finalizzati ad offrire supporto alle imprese che vivono situazioni di indebitamento patologico o che si trovano a subire situazioni di illegalità. Insieme al Ministero dell’Ambiente, le Camere di commercio stanno lavorando per diffondere la cultura della legalità ambientale nel ciclo dei rifiuti. E lo stanno facendo promuovendo incontri tra enti di controllo , imprese e forze dell’ordine per fare sì che ci sia una maggiore condivisione delle norme. In particolare come sta attuando la Camera di Commercio di Treviso – Belluno con le prefetture e le istituzioni delle due province con il Protocollo di Intesa proposto dalla Prefettura di Treviso per la prevenzione di tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nei contratti pubblici. Con questo atto pattizio, che contiene richiami al nuovo codice dei contratti (D.Lgs. n. 50/2016) ed è allineato al funzionamento a regime della Banca Dati Nazionale Antimafia, si prevedono anche azioni di tutela della legalità nel campo dell’edilizia e dell’urbanistica, nonché nelle attività economico-commerciali.

La Camera di Commercio di Treviso – Belluno si sta adoperando per diffondere la cultura del digitale nel nostro sistema produttivo, anche per combattere la contraffazione che da sola vale quasi 70 miliardi di euro. Per fare riconoscere al mondo attraverso la rete il vero made in Italy. E lo stiamo facendo con strumenti diversi: dalla piattaforma Italian quality experience - che raccoglie tutto l’agroalimentare italiano - all’intesa con Google, grazie alla quale stiamo aiutando le imprese a scoprire le potenzialità di internet per incrementare il loro business e, allo stesso tempo, stiamo formando centinaia di giovani affinché le aiutino ad avviare una strategia digitale. La Camera di Commercio di Treviso – Belluno mette a disposizione un’applicazione informatica denominata “R.I. Visual” che si affianca al tradizionale strumento di consultazione del Registro delle Imprese (R.I.) “Telemaco” e che permette di rappresentare i dati inseriti nel R.I. con una modalità grafico-visuale, restituendo un’immediata percezione delle relazioni esistenti tra persone ed imprese ad esse riconducibili, consentendo in qualsiasi momento di richiedere l’estrazione di documenti in formato testuale. Tale strumento “R.I. Visual” è parte di un pacchetto di servizi “ad alto valore aggiunto” contenenti anche “R.I. Build” e “R.I. Map”, pure di interesse per gli scopi in oggetto, che permettono di verificare periodicamente e in modo automatico se sono state presentate o iscritte variazioni nel Registro delle imprese per liste di imprese d’interesse.

La mappa delle imprese con le “rating legalità” delle province di Treviso e Belluno. Alla data del 31 luglio 2017, le imprese in possesso del “rating di legalità” a livello nazionale risultano essere 3.898 di cui 478 imprese venete, come di seguito ripartite:

1.         Treviso (124)

2.         Padova (94)

3.         Vicenza (92)

4.         Verona (76)

5.         Venezia (70)

6.         Belluno (12)

7.         Rovigo (10)    

Per quanto riguarda quindi il territorio di riferimento della CCIAA di Treviso - Belluno le impese in possesso del riconoscimento “rating di legalità” sono ben 136, pari al 28,5% del totale; la maggior parte di queste è costituita da Società a responsabilità limitata (62,5%), seguite dalle Società per azioni (27,2%) mentre il restante 10,3% è rappresentato da: 5 snc, 4 coop, 3 scarl, 1 sas e 1 farmacia. Per quanto riguarda l’attribuzione del rating di legalità alle nostre 136 imprese iscritte alla banca dati gestita da Infocamere per il 91,9% si tratta di nuova attribuzione per il 6,6% si tratta di un rinnovo (imprese che hanno ottenuto il rating tra il 2012 e il 2014 e che continuano a soddisfare i requisiti richiesti) e per la percentuale residuale si tratta di rating revocato. Da ultimo in merito al riconoscimento ottenuto dalle imprese (si ricorda che la valutazione va da 1 a 3) per le provincie di Treviso e Belluno il 73,1% ha ottenuto una stella e il 25,4% ha ottenuto due stelle. Due imprese, entrambe del bellunese hanno ottenuto inoltre il numero massimo di 3 stelle.

A livello nazionale (dati aggiornati ad aprile 2017) circa il 90% delle imprese che hanno il Rating di legalità è una PMI secondo definizione Europea ovvero con un volume d’affari uguale o inferiore ai 50 milioni di euro e meno di 250 addetti. Tra queste la maggior parte (52,1%) è una piccola impresa, occupa meno di 50 addetti e un fatturato non superiore ai 10 milioni di euro. In base al tipo di attività, il 40% delle imprese opera nel settore nell’industria manifatturiera e circa il 20% nel settore notoriamente “sensibile” come quello dell’edilizia. L’elenco nazionale delle imprese che hanno ottenuto il rating di legalità è pubblicato al seguente link https://www.agcm.it/rating-di-legalita/elenco.html

Il Rating di legalità permette alle aziende di ottenere numerosi vantaggi competitivi: più opportunità di business, maggiore trasparenza e visibilità sul mercato, migliore immagine sul territorio di appartenenza (anche grazie all’apposita sezione sul sito dell’AGCM con i nomi delle imprese titolari del Rating). Oltre ai vantaggi competitivi, esistono anche benefici di natura economica, visto che il Rating è riconosciuto a norma di legge: Dalle amministrazioni pubbliche, che tengono conto delle imprese “stellate” nell’emanazione di bandi o nella concessione di finanziamenti nel modo seguente

• concedendo preferenza in graduatoria;

• attribuendo un punteggio aggiuntivo;

• riservando una quota delle risorse finanziarie allocate.

dagli istituti di credito tengono conto del rating:

• riducendo la tempistica e gli oneri relativi per le richieste di finanziamento;

• variando la determinazione delle condizioni economiche di erogazione, se ne riscontra rilevanza rispetto all’ andamento del rapporto creditizio.

Dal nuovo codice degli appalti, che inserisce il rating di legalità come criterio premiale nella valutazione dell’offerta di gara:

• all’art. 93: nei contratti di servizi e forniture, l’importo della garanzia e del suo eventuale rinnovo è ridotto del 30% per gli operatori economici in possesso del rating di legalità.

• all’art. 95: le amministrazioni aggiudicatrici indicano nel bando di gara i criteri premiali che intendono applicare alla valutazione dell’offerta, in relazione al maggior rating di legalità dell’offerente.

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