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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Ristori Covid, 16 milioni di euro alle imprese venete in crisi

Il Veneto approva i ristori per le imprese colpite dal Covid. Cna Veneto: «Ora prevedere bandi facili, snellire la burocrazia e far in modo che le risorse arrivino presto»

La giunta regionale del Veneto ha approvato lo schema di convenzione tra Regione e Unioncamere per realizzare un intervento di ristoro destinato alle imprese venete che sono state colpite dalle restrizioni del Governo durante l'emergenza Covid.

«Questo è un provvedimento molto importante che ci vede impegnati a sostegno delle imprese venete oggi maggiormente sofferenti - commenta Roberto Marcato, assessore allo sviluppo economico promotore della delibera - In virtù dell’accordo con Unioncamere, che ringrazio per la collaborazione, presto, con l’inizio del nuovo anno, saranno aperti dei bandi specifici per aiutare tutte quelle categorie che, attualmente, si trovano con attività pressoché azzerate a causa della seconda ondata della pandemia e delle conseguenti misure restrittive. Ringrazio il collega di giunta Francesco Calzavara che, attraverso una variazione di bilancio, ha permesso concretamente e in tempi rapidi di arrivare al provvedimento - precisa ancora Marcato - vogliamo intervenire subito, in particolare in certi settori, cercando di salvare molti imprenditori che, oggi, a causa del protrarsi dell’emergenza sanitaria, si trovano in condizioni davvero critiche, per non dire spesso disperate. Ci siamo impegnati per fare in modo che anche loro possano arrivare a Natale con un po’ di luce e di fiducia verso il futuro». Il bando disporrà di una dotazione finanziaria pari a euro 16.865.921,05, dei quali euro 15.865.921,05 messi a disposizione dalla Regione nel corrente esercizio e di un milione di euro da Unioncamere nell’esercizio 2021.

La misura sarà attivata con uno o più bandi dedicati alle imprese, iscritte al registro delle imprese e aventi una sede operativa attiva in Veneto alla data della domanda di ristoro, e operanti nelle filiere di seguito specificate e nei settori individuati da specifici codici Ateco:
- filiera eventi (congressi, matrimoni, cerimonie, etc.); 
- ambulanti con posteggi in aree di eventi, stadi (cosiddetti fieristi); 
- filiera trasporti persone; 
- filiera sport, intrattenimento, parchi divertimento e tematici (incluse le attività dello spettacolo viaggiante); 
- filiera attività culturali e spettacolo; 
- commercio al dettaglio di abbigliamento, calzature, libri e articoli di cartoleria ed esercizi all’interno di centri o parchi commerciali la cui attività è stata sospesa per effetto del Dpcm 24 ottobre 2020 e successivi o delle successive ordinanze del presidente della Giunta regionale.

Il commento di Cna Veneto

«Esprimiamo soddisfazione per l'approvazione dei ristori da parte della Regione - fa sapere il segretario di Cna Veneto, Matteo Ribon - Da mesi nei vari incontri con la Regione abbiamo chiesto di sostenere le imprese delle filiere maggiormente penalizzate che non sono state già ristorate dagli interventi nazionali. Questa azione consente di tenere in vita un tessuto produttivo fatto di piccole e piccolissime imprese con importanti competenze che sono l'ossatura del veneto e che possono contribuire a far ripartire l'economia non appena possibile. Ora - chiude Ribon - è necessario prevedere bandi facili, snellire la burocrazia e far in modo che le risorse arrivino alle imprese nel minor tempo possibile. Guardiamo con fiducia al futuro anche se la situazione è molto difficile».

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