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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Fallisce il gruppo tedesco Schlecker: 40 trevigiani rischiano il posto

In Germania sono già stati chiusi duemila negozi e i sindacati temono che la stessa sorte investa i punti vendita italiani. Eventualità che significherebbe la perdita del posto per 40 trevigiani

Un'altra grande catena chiude i battenti. Dopo Blockbuster e i tagli operati nei supermercati Billa, è fallita anche la tedesca Schlecker. E 40 trevigiani rischiano di perdere il lavoro.

Il gruppo, leader nella distribuzione e vendita di prodotti per igiene, bellezza e corpo, ha già chiuso in Germania duemila punti vendita. E la stessa sorte potrebbe toccare ai negozi italiani: 295 gestiti dalla società austriaca Schlecker Gbh, che conta e circa 900 dipendenti, e 72 della spagnola Schlecker Srl, con circa 240 lavoratori.

In Veneto i negozi Schlecker sono 70, 18 solo nella Marca, tra Castelfranco, Conegliano, Oderzo, Treviso e Vittorio Veneto.

I 40 dipendenti trevigiani che potrebbero veder sfumare lavoro e stipendio sono soprattutto donne, con contratti part time sia a tempo determinato che indeterminato, figli a carico ed età al di sopra dei 40 anni.

Una situazione delicata, della quale Claudia Carafiglia, di Fisascat Cisl di Treviso, ha parlato mercoledì, a Summaga di Portogruaro, nel secondo confronto fra sindacati e dirigenza aziendale.

“I punti vendita italiani - spiega Claudia Carafiglia - sono da anni presenti nel mercato e rappresentano un’importante realtà. Operatori del mercato italiano e investitori potrebbero essere interessati ad acquisirli. Questo potrebbe essere uno degli scenari possibili, ma per noi sarà fondamentale capire se e come potrebbe avvenire l’acquisizione e, soprattutto, se verranno garantiti gli attuali livelli occupazionali”.

“Fra i dipendenti – osserva la rappresentanti di Fisascat Cisl – c’è grande preoccupazione, soprattutto per le lavoratrici che hanno un contratto a tempo determinato in scadenza. Nel corso dell’incontro di mercoledì è emersa la gravità della situazione, e le incertezze sulle eventuali soluzioni; sarà fondamentale la prossima settimana quando le società Schleker spagnola e austriaca decideranno come affrontare questa partita”.

“Nel frattempo - aggiunge Edoardo Dorella della Segreteria provinciale della Fisascat - ci attiveremo per richiedere un intervento del ministero del Lavoro a Roma affinché convochi le parti”.

Fisascat Cisl spera in un eventuale passaggio aziendale: “Vogliamo evitare - sottolinea Dorella - effetti ben più gravi come chiusure dei punti vendita, o operazioni di cessioni ‘spezzatino’ tra varie società con conseguenti disparità di trattamento contrattuale tra i lavoratori dei diversi negozi a seconda di dove e come saranno ceduti: tutti i lavoratori devono avere le stesse opportunità”.

A preoccupare è soprattutto la dinamica che ha portato alla chiusura dei negozi tedeschi: a livello europeo, nonostante l’interesse di diversi operatori e  investitori, non è stata portata a termine alcuna trattativa. Situazione che i sindacati sperano di scongiurare.

 

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