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Sciopero Antenna Tre: è scontro tra dipendenti ed editore

Botta e risposta a mezzo stampa tra l'editore di Antenna Tre, Thomas Panto, e le organizzazioni sindacali, dopo l'annuncio dello sciopero di tre giorni, dal 3 al 6 agosto 2012

Scontro a colpi di comunicati stampa, ieri pomeriggio, tra l'editore di AntennaTre Nordest, Thomas Panto, e Cdr e Rsu, dopo l'annuncio dello sciopero di tre giorni dei dipendenti dell'emittente.

NESSUNA COLLABORAZIONE - "E' già paradossale - ha replicato Panto - che un'azienda privata debba sostituirsi alle responsabilità delle amministrazioni pubbliche, ma non è accettabile la mancanza di collaborazione dimostrata di fronte a una proposta che risolve i problemi di liquidità lamentati dai lavoratori".

Panto ha poi ricordato che il bilancio 2011 di Antenna Tre ha evidenziato un Ebitda positivo per l'8,5 per cento. Il motivo del mancato pagamento degli stipendi dei dipendenti, ha sottolineato l'editore, è "la grave lentezza delle amministrazioni pubbliche nel saldare i crediti che l'azienda vanta", che "ha creato un problema di liquidità che l'azienda si è resa disponibile a risolvere con una linea di credito gratuita e garantita dall'azienda a favore di ciascun dipendente".

"Questa soluzione apprezzata e sottoscritta il 30 luglio nella sede della Provincia di Treviso, presenti i rappresentanti sindacali e l'assessore al lavoro - ha  concluso l'editore - a distanza di soli due giorni viene ora rifiutata dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali. Peraltro anche l'assessore al lavoro aveva commentato che la proposta di Antenna Tre era innovativa".

NESSUN ACCORDO - Non ha tardato la replica da parte dei rappresentati dei lavoratori dell'emittente, che hanno chiarito che l'incontro citato da Panto si è chiuso con un "verbale di riunione e non di accordo, e le parti hanno sottoscritto le dichiarazioni fatte in sede istituzionale".

Cdr e Rsu hanno inoltre ribadito che "nessun accordo tra le parti poteva essere sottoscritto in quella sede. Le organizzazioni sindacali si sono impegnate a esporre ai lavoratori le condizioni della proposta chiedendo che l'azienda inviasse preventivamente un comunicato scritto a tutti i dipendenti. Così è stato, se non fosse che la comunicazione dell'amministratore delegato si è rivelata insufficiente".

I rappresentanti dei lavoratori hanno sottolineato, nella loro nota, che nelle successive comunicazioni "non è stata allegata alcuna proposta, non ci sono i termini, non alcun riferimento sulla garanzia prestata dall'azienda".

Secondo quanto riferito dalle rappresentanze sindacali, inoltre, per il finanziamento proposto da Antenna Tre, "i 78 dipendenti dovrebbero aprire un conto corrente presso la Banca di Treviso, che esclude la possibilità di inserire nel contratto la clausola di non rivalsa nei confronti del correntista. Tale circostanza - hanno concluso - non può essere accettata dai lavoratori né tanto meno dalle organizzazioni sindacali".
 

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