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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Superbonus, richieste quintuplicate per Banca della Marca

L’istituto di credito cooperativo trevigiano ha in gestione oltre 600 rapporti di cessione del credito, di cui l’80% sottoscritto con privati. Impegnati 120 milioni di euro, il commento del presidente Sonego

Ammonta a 120 milioni di euro l’impegno stanziato da Banca della Marca per l’acquisto di crediti fiscali derivanti da Superbonus 110 e da altri interventi edilizi oggetto di detrazione. Nonostante il rincaro delle materie prime e i ritardi nelle forniture abbiano gravemente rallentato l’attività dei cantieri, l’istituto di credito cooperativo trevigiano, tra le prime Bcc del Gruppo Bancario Iccrea, con 9000 soci e 48 filiali tra le province di Treviso, Venezia e Pordenone, ha registrato nelle ultime settimane un boom di richieste di cessione. A febbraio 2022 i contratti sono stati il 529% in più rispetto al febbraio dello scorso anno.

Il commento

«Gli spazi per cedere crediti si assottigliano e siamo già al lavoro con Iccrea per recuperare capacità di compensazione aggiuntiva da altre Bcc del Gruppo - spiega Loris Sonego, presidente di Banca della Marca - Finora non abbiamo fermato il servizio, ma riteniamo serva qualche settimana per tornare a pieno regime. In questo ultimo mese, d’altra parte, abbiamo registrato un fortissimo incremento di richieste in tutte le nostre filiali: dichiaranti “last minute”, ma anche tanti cittadini preoccupati dalle notizie sulle truffe, che si sentono più sicuri rivolgendosi a uno sportello fisico, rispetto a uno digitale. Non abbiamo chiuso la porta a nessuno. L’unico criterio selettivo che seguiamo, e abbiamo seguito fin dall’inizio, è quello di lavorare esclusivamente con nostri clienti conosciuti, aziende e professionisti del territorio di competenza: una scelta che ci permette di monitorare tutto il processo e presidiare i rischi. Al momento nessuno dei crediti che abbiamo acquistato è stato interessato da truffe o indagini».

Attualmente Banca della Marca ha in gestione oltre 600 contratti di cessione del credito, l’80% dei quali stipulati con clienti privati. «Per noi è motivo di soddisfazione, un segnale della fiducia che le famiglie ripongono nel nostro Istituto - prosegue Sonego - Ma dietro a questo dato, tuttavia, leggo anche la scarsa partecipazione delle imprese, scoraggiate a investire dal clima di incertezza generato attorno a questa misura: nove modifiche normative negli ultimi 20 mesi, una ogni 68 giorni, sono veramente tante e hanno messo in difficoltà molti operatori. Banca della Marca ha potuto fare affidamento sulla professionalità del suo personale, lo sforzo quotidiano da parte di tutte le filiali è notevole: non vendiamo solo un prodotto, di fatto forniamo un servizio di supporto a tutto tondo. Il modello delle banche locali, rispetto ai grandi operatori, ha il vantaggio della presenza sul territorio, che consente una conoscenza sul campo molto efficace - aggiunge Sonego -. Noi stiamo facendo la nostra parte, ma in generale sburocratizzare la normativa e prorogarne alcune scadenze avrebbe permesso di cogliere appieno le potenzialità dei bonus edilizi. Non c’è dubbio, infatti, che il Superbonus e i vari incentivi legati alle riqualificazioni siano strategici e non solo per la centralità del settore costruzioni, che solo in provincia di Treviso impiega circa 20mila occupati. Il caro energia ci sta mettendo davanti agli occhi l’urgenza per le famiglie di contenere le spese e le riqualificazioni energetiche degli immobili sono una risposta efficace nel medio-lungo periodo».

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