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Economia

Taxi, raggiunta intesa tra Regione e rappresentanti di categoria

Firmato a Palazzo Balbi l'accordo tra Regione e rappresentanti di categoria sulla regolamentazione del servizio taxi. Intesa anche sui principi da promuovere presso Governo e Parlamento

Stamattina a Palazzo Balbi, la Regione e i rappresentanti di categoria dei tassisti hanno sottoscritto un accordo sul servizio che concili le esigenze delle liberalizzazioni a quelle della programmazione e dell’efficienza, rispetto alle richieste degli utenti.

INTESA - Quella firmata è un’intesa fortemente voluta dalla Giunta del Veneto e volta alla crescita e allo sviluppo del servizio taxi nel territorio regionale

Alla luce dell’esperienza positiva del modello Veneto e in relazione alle recenti “Disposizioni urgenti per la concorrenza lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività”, Regione e rappresentanti di categoria di sono trovati d’accordo nel promuovere presso il Governo e il Parlamento l’accoglimento di una serie di principi condivisi riguardo alla riforma della disciplina taxi.

MODELLO VENETO DA ESPORTARE - Già da oltre dieci anni, infatti, il Veneto ha avviato una politica di liberalizzazione e qualificazione del servizio, con azioni tese a una maggiore concorrenza nel mercato, alla verifica costante del rapporto tra domanda e offerta, alla diversificazione dei servizi di trasporto in grado di soddisfare le necessità dell’utenza diversamente abile e del trasporto di piccoli gruppi di persone, oltre che alla promozione e all’introduzione di elementi di sicurezza e qualità del servizio, grazie anche alla diffusione della “Carta dei servizi”.

“Tale politica – ha ricordato l’assessore Renato Chisso – è stata condotta di concerto con gli Enti Locali e i rappresentanti delle Associazioni di categoria ed ha portato a significativi risultati”

PRINCIPI DA PROMUOVERE - Il Veneto intende chiedere al Governo il mantenimento in capo alle Regioni e agli Enti locali delle competenze in materia di regolamentazione del servizio taxi e l’attuazione di una regolamentazione concertata del servizio, per una maggiore apertura del mercato, e di un migliore accesso alla professione.

TARIFFE - Regione e categorie chiedono, poi, la determinazione di tariffe massime a tutela dei consumatori, con prezzi predeterminati per tragitti prestabiliti, e l’adeguamento delle tariffe solo in funzione di parametri oggettivi e del raggiungimento di specifici indicatori di qualità del servizio. I tassisti aspirano anche a una più ampia libertà nella modularità delle tariffe rispetto a quelle massime, con la possibilità di una pubblicizzazione trasparente.

LICENZE - Per quanto riguarda le licenze, Giunta e tassisti chiedono l’incremento, se ritenuto necessario da parte degli Enti competenti, e se motivato da oggettive esigenze di mobilità e dalle caratteristiche demografiche e territoriali di riferimento. Le licenze dovranno essere assegnate mediante asta pubblica anche al fine di garantire le entrate fiscali a favore della Pubblica Amministrazione e la salvaguardia del valore delle imprese.

OFFERTA - Altro principio che Giunta e tassisti vogliono promuovere presso Governo e Parlamento, l’incremento dell’offerta, teso a garantire un servizio adeguato alle esigenze degli utenti, attraverso la possibilità di essere sostituiti alla guida da chiunque abbia i requisiti di professionalità e moralità richiesti dalla normativa vigente, evitando così un cumulo delle licenze che rischierebbe di concentrare il mercato e quindi di creare oligopoli e trasformare il lavoro autonomo in lavoro subordinato.

La categoria chiede anche più libertà negli orari di lavoro e nell’organizzazione d’intesa con le associazioni di categoria, fermo restando l’obbligo di garanzia di un servizio minimo in tutto l’arco della giornata e la possibilità di sviluppare nuovi servizi integrativi come il taxi ad uso collettivo o altre forme innovative.

INCENTIVI - Infine, Regione e tassisti chiedono al Governo di perseguire un percorso per il miglioramento degli standard qualitativi del servizio, anche mediante l’introduzione di un sistema di incentivi, teso al miglioramento del parco veicolare e della sua sostenibilità ambientale, alla qualificazione professionale dei conducenti e al miglioramento delle condizioni strutturali del servizio, come corsie preferenziali, percorsi dedicati, parcheggi e infrastrutture

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