Tecnica group, bilancio trainato da calzature e pattini
Fatturato a 382 milioni (-9.8%) ed Ebitda in crescita dell’11%: differenziazione nei prodotti e nei mercati di sbocco riescono a mitigare gli effetti da lockdown
Il CDA Tecnica Group ha approvato nei giorni scorsi il bilancio 2020. L’esercizio si è chiuso con un fatturato di 382 milioni di euro, in flessione del 9,8% rispetto all’anno precedente. Positivo l’Ebitda, pari a 55 milioni: un incremento del 10,74% rispetto allo scorso anno che beneficia anche dell’operazione di consolidamento del Gruppo con l’acquisto di Riko, avvenuta nel luglio 2019. I dati di Tecnica Group, leader internazionale nella produzione di attrezzatura per lo sci e calzature outdoor, risentono naturalmente delle chiusure dei canali di vendita nel primo semestre dell’anno, oltre alla mancata apertura della stagione sciistica. D’altra parte, la diversificazione sia in termini di prodotti che di mercati di sbocco (il 95% del fatturato del Gruppo è originato dalle esportazioni in oltre 80 Paesi) hanno consentito di bilanciare gli effetti della pandemia.
Tiene il settore outdoor, -10% nonostante la chiusura a più riprese (non solo in primavera) dei negozi specializzati in Paesi fondamentali come la Germania. Il comparto sci e scarponi è stato invece più colpito, segnando una contrazione del 18. Ma a fare la differenza in positivo è soprattutto l’exploit di Rollerblade: il marchio di pattini in line ha visto crescere più del 50% il proprio fatturato, superando i 40 milioni di euro. Spiega il Presidente del Gruppo Alberto Zanatta: «Rispetto alle previsioni, possiamo guardare ai risultati con un moderato orgoglio. La strategia di destagionalizzazione portata avanti in questi anni si è rivelata vincente. Ma non ci siamo limitati ad adeguarci alla situazione: abbiamo messo in atto misure di contenimento dei costi fissi così da compensare la contrazione dei ricavi, abbiamo reso più efficiente il nostro sistema di distribuzione, e abbiamo rafforzato gli strumenti digitali e di e-commerce (nostri e dei clienti) per interagire direttamente col consumatore. Ci aspetta un 2021 complicato, ma stiamo già guardando avanti, al dopo Covid. Sappiamo che non potrà essere un ritorno al passato, perché la pandemia ha accelerato alcune tendenze già in atto. Il consumatore è cambiato, è diventato più consapevole ed esigente. Noi vogliamo essere pronti ad andare incontro ai suoi nuovi bisogni».