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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia Castelfranco Veneto

La tv che cambia, i trevigiani tra segnali oscurati e alta definizione

513 canali oscurati in due anni, traffico dati di smart-phone e table raddoppiati in un anno, avvento di 4G e ultra alta definizione. La tv cambia: gli studenti dell'Itis "Galilei" di Castelfranco ci spiegano come e perché

L’introduzione del digitale terrestre ha decisamente rivoluzionato il rapporto dei trevigiani con la televisione, proponendo loro un’offerta inconcepibile fino a un paio di anni fa. Ma anche complicando un po’ le cose.

LA TV CAMBIA - La televisione, macchina educativa per il veneto poco scolarizzato degli anni Sessanta, prima fonte compagnia per molti anziani, si evolve di giorno in giorno mettendo in difficoltà i meno avvezzi alla tecnologia.

Lo sanno bene gli studenti dell’Ipsia “Galilei” di Castelfranco Veneto che, nel momento del passaggio al digitale terrestre, si sono impegnati nell’assistenza degli utenti, soprattutto se di una certa età, che di decoder e risintonizzazione capivano ben poco.

Il loro lavoro, però, non è terminato, tanto che ne hanno tratto spunto per una ricerca.

CANALI OSCURATI - A due anni dalla rivoluzione digitale della tv, si è assistito a una vera e propria decimazione dei canali, in controtendenza rispetto all’iniziale boom dell’offerta televisiva. Dei mille canali disponibili, 513 sono spariti, in particolare nella fascia 4-500.

Mentre le emittenti, soprattutto locali, optavano per una riduzione dell’offerta a favore di una maggiore qualità dei contenuti, i gestori telefonici si sono lanciati nella caccia alle frequenze per rispondere alla crescente domanda degli utenti che usano smart-phone e tablet e introdurre il nuovo sistema di connettività, il 4G, che “viaggia” sulle stesse frequenze del digitale, 800 Mhz.

L'AVVENTO DEL 4G - L’occupazione dei canali UHF tra il 61 e il 69 da parte delle compagnie telefoniche non si sta però rivelando indolore. A Padova, dove il passaggio sta già avvenendo, sono numerosi i casi di sovrapposizione tra i due segnali, quello televisivo e quello 4G, con conseguente oscuramento del primo.

Al momento il problema nella Marca non si pone ma, anticipano gli studenti dell’Ipsia guidati dal prof. Daniele Pauletto, non tarderà a presentarsi non appena il servizio 4G verrà introdotto e potenziato anche in qui.

Come risolvere il disagio? L’unica via, spiegano gli studenti nella loro ricerca, è l’installazione di un filtro LTE nell’impianto dell’antenna, con una spesa di circa 40 euro.

Gli investimenti dei trevigiani per poter vedere la televisione, però, non si limiteranno a questo.

VIA IL VECCHIO, AVANTI IL NUOVO - A partire dal 1 gennaio 2015, spiega il prof. Pauletto, verranno introdotti nuovi standard, DVB-T2 e Mpeg-4, che non sono supportati dagli apparecchi e dai decoder che abbiamo in casa e che, tranne qualche rara eccezione, sono in vendita nei negozi.

Il passo successivo sarà l’avvento dello HEVC (High Efficency Video Coding), l’ultra alta definizione per vedere i programmi tv in altissima qualità. Questa tecnologia si appoggia a segnali 4K o 8K. Che richiedono le bande 25 Mbs/s o 90 Mbs/s.

È bene, quindi, informarsi al momento dell’acquisto se si è in procinto di cambiare televisore, per non doverlo sostituire tra due anni.

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