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Economia

Logistica, alta adesione allo sciopero nel trevigiano

L’80% dei lavoratori ha aderito alla mobilitazione.I dipendenti delle imprese di autotrasporto proseguiranno lo sciopero anche nella giornata di martedì 30 marzo

Alta l’adesione dei lavoratori alla giornata di sciopero della logistica, trasporto merci e spedizione indetta da Fit Cisl, Filt Cgil e Uil Trasporti per quest’oggi. L’80% dei lavoratori della logistica in provincia di Treviso ha aderito alla mobilitazione. I dipendenti delle imprese di autotrasporto proseguiranno lo sciopero anche nella giornata di martedì 30. La protesta è nazionale ed è finalizzata al rinnovo del contratto, scaduto da 15 mesi.

«Le parti datoriali - spiega il segretario reggente della Fit Cisl Belluno Treviso Angelo Barrovecchio - hanno avanzato proposte vergognose e mortificanti per tutta la categoria. I lavoratori sono molto arrabbiati per il mancato riconoscimento di un adeguato aumento salariale e per l’attacco ai loro diritti che le associazioni datoriali hanno presentato al tavolo della trattativa: la riduzione di ferie e permessi, l’abolizione degli scatti di anzianità e del pagamento delle festività e l’impoverimento della clausola sociale messa in garanzia dell’occupazione del reddito nei cambi d’appalto, che che in questo settore avvengono sistematicamente con cadenza quasi annuale».

«Si tratta di lavoratori che in questo anno di pandemia hanno lavorato ogni giorno - prosegue Barrovecchio - garantendo l’approvvigionamento e le consegne delle merci nei supermercati, ma anche di farmaci e altri beni di prima necessità in mezzo a tante difficoltà e rischi determinati dal Covid. Dietro ogni articolo prelevato dagli scaffali dei supermercati e dai negozi di ogni genere c’è il grido di dolore di chi si spezza la schiena nei magazzini di logistica e degli autotrasportatori e dei corrieri che hanno lavorato e ancora oggi lavorano tra mille difficoltà causate dalla pandemia. Meritano dignità e rispetto».

«Siamo arrivati alla mobilitazione - spiega Samantha Gallo, segretario proviciale della filt Cgil - in conseguenza della rottura della trattativa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di settore, scaduto da un anno e mezzo. Come organizzazioni sindacali abbiamo respinto per intero le proposte delle controparti, che mirano a impoverire il comparto, precarizzare il mercato del lavoro, abolire gli scatti di anzianità, ridurre le giornate di ferie e permessi retribuiti, sopprimere il pagamento delle festività, affievolire la clausola sociale messa a garanzia dell’occupazione e del reddito. Se la trattativa non si sbloccherà, le proteste proseguiranno».

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