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Economia

Antonio Bianchin confermato segretario generale della Fim Cisl Belluno Treviso

Con Bianchin sono stati eletti in segreteria Massimo Civiero, con l'incarico di segretario organizzativo, e Bruno Deola, responsabile dell'area bellunese come negli ultimi 4 anni

TREVISO Si è concluso questa mattina con l'intervento del segretario nazionale Ferdinando Uliano e l'elezione del segretario generale e della segreteria il secondo Congresso della Fim Cisl Belluno Treviso. Antonio Bianchin è stato confermato al timone della categoria dei metalmeccanici che conta quasi 5.000 iscritti fra Treviso e Belluno. Molti i temi toccati da Bianchin nella relazione con cui ha aperto l'assemblea congressuale, “un Congresso dedicato ai giovani - ha voluto sottolineare - penalizzati più di ogni altra categoria dalle riforme delle pensioni, dalla disoccupazione, da una situazione cronica di precarietà economica e sociale”.“Ringrazio tutti per la fiducia - ha detto Bianchin ai delegati che l'hanno votato all'unanimità -. Nel prossimo quadriennio il nostro intento è di sviluppare importanti progetti formativi sia di base che master, perché c'è un enorme bisogno di formazione e di aumentare le nostre professionalità, perché anche il sindacato, oltre all'industria, dev'essere 4.0”.

Con Bianchin sono stati eletti in segreteria Massimo Civiero, con l'incarico di segretario organizzativo, e Bruno Deola, responsabile dell'area bellunese come negli ultimi 4 anni. Una segreteria a tre, dunque, alla quale si affiancherà il prezioso contributo di Alessio Lovisotto, responsabile dell'area Sinistra Piave, Oderzo, Motta di Livenza e Paolo Agnolazza, responsabile Destra Piave, bassa e alta Pedemontana, Feltre e Montebelluna.

“Treviso e Belluno - ha sottolineato Bianchin nella sua relazione - sono sindacalmente un'unica entità che ha saputo crescere imparando dalle rispettive specificità territoriali. Non possiamo dire che nei nostri territori la crisi sia passata e tuttora viviamo un momento di accelerata trasformazione che ha diversi esiti nelle varie tipologie di aziende che la categoria segue. Ci sono grandi gruppi industriali che prosperano a positivi tassi di crescita, ma anche situazioni di sopravvivenza aziendale orientata al ridimensionamento delle strutture. Molte medie aziende vivono situazioni emergenziali di collasso finanziario dopo che il credit crunch è stato aggravato da 8 anni di crisi a cui una classe imprenditoriale miope non ha saputo far fronte”.

“La nostra proposta politica - ha proseguito il segretario generale - si palesa come una potente idea inclusiva di sindacato. La proposta costruttiva di partecipazione al cambiamento sarà la chiave di volta per partecipare finalmente alla gestione e alla determinazione del lavoro. Il punto focale con il quale scardinare il monopolio aziendale della gestione del lavoro è la determinazione della produttività. Contrattare la produttività in azienda consentirà di aumentare la competitività dell'impresa e di valorizzare il ruolo dei lavoratori come parte attiva e plasmante del destino dell'azienda. La Fim sostiene che nelle imprese dev'essere premiato il merito per valorizzare i lavoratori per il lavoro che effettivamente svolgono, ricompensandone le competenze e l'impegno tramite l'evoluzione degli accordi aziendali di secondo livello”.

“In questi anni - ha dichiarato Ferdinando Uliano della segreteria Fim nazionale - siamo costretti dalla velocità dei cambiamenti a rimetterci continuamente in pista e a riadeguare costantemente gli strumenti e l’azione contrattuale. La crisi ha evidenziato le contraddizioni di questo Paese, che si scaricano sulle giovani generazioni: se la nostra migliore gioventù è condannata alla precarizzazione e non ha la prospettiva della costruzione di un futuro in Italia, c'è il rischio della desertificazione della società”.

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