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Economia

Tutto esaurito al primo Forum degli agriturismi di "Campagna amica"

Presenti 200 agrituristi, assiepati fuori dalla sala, per una conferenza che ha affrontato tematiche a 360 gradi: dal fiscale al marketing, dal sanitario al produttivo

TREVISO Il brand Campagna Amica targato Coldiretti, sinonimo di vendita diretta autentica e distintiva e patto con il consumatore,  conquista anche gli agriturismi della Marca trevigiana nel 1 Forum degli agriturismi di Campagna Amica.  Oggi, nella sede provinciale dell’organizzazione di imprese agricole più rappresentativa della provincia di Treviso, davanti a circa duecento imprenditori agrituristici, il lancio di una vera e propria campagna di certificazione e comunicazione che intende dare l’opportunità alle aziende agrituristiche di entrare nella rete di Campagna Amica. Rete che vede al suo interno i Punti di vendita diretta aziendali, i mercati degli agricoltori settimanali (una quindicina nella Marca) e il nuovo e unico mercato coperto di piazza Giustinian a Treviso: “Quella di oggi è una data speciale per il mondo agrituristico trevigiano – sottolinea Walter Feltrin, presidente di Coldiretti Treviso – vedere una così alta partecipazione con imprenditori che hanno riempito sala e corridoio per partecipare a questo primo forum significa che siamo sulla strada giusta per un settore che ha molte potenzialità da esprimere”.

Lo sa bene il presidente di Terranostra Treviso, Loris de Miranda: “I nostri 120 agriturismi di Terranostra sono già pura eccellenza che può essere valorizzata aderendo a quella che è una rete che dialoga con i consumatori  a vari livelli  - conferma De Miranda - L’autenticità della proposta, la garanzia dell’origine dei prodotti, una certificazione firmata Campagna Amica sono le opportunità di una vera e propria evoluzione che il consumatore pretende e poi premia con la sua scelta”. Coldiretti a tal proposito mette a regime il suo progetto partendo proprio da una ricerca di mercato condotta con IXE al fine di ben individuare i desiderata del consumatore di agriturismo e gli strumenti per soddisfarlo (in allegato una slide con i desiderata dei consumatori): “A Treviso stiamo costituendo un gruppo di lavoro con professionisti e imprenditori agricoli al fine di garantire a più agriturismi possibile l’ingresso nella rete di Campagna Amica con un piano di comunicazione e di formazione senza precedenti – sottolinea Antonio Maria Ciri, direttore di Coldiretti Treviso – Il primo passo è quello odierno. Basta pensare alle competenze espresse dai relatori di questo primo forum che si capisce come nel progetto non lasceremo niente al caso. In più istituzioni come l’Ulss 2 Marca trevigiana e la propria proposta di semplificazione burocratica unica in Veneto ci fa ben comprendere che siamo di fronte ad una rivoluzione storica per le nostre aziende agrituristiche”.  Ciò che cercano anche i trevigiani nelle imprese agrituristiche è ad esempio l’autenticità della relazione:  al primo posto c’è l’importanza attribuita alla simpatia e ospitalità del gestore dell’azienda agrituristica rappresenta la ricerca di un rapporto di fiducia e di ‘intesa’ che distingue fortemente l’esperienza in agriturismo da quella in altri contesti. Questa categoria relazionale supera quindi anche il buon rapporto prezzo-qualità, essenziale price of entry di ogni impresa ed è seguita da un’altra qualità immateriale, quella della tipicità dell’offerta, che si traduce nella richiesta di menù tipici della tradizione locale e contadina, di prodotti esclusivamente a km 0, e anche – e questa sembrerebbe essere una sorpresa – in una sensibilità estetica, che fa apprezzare la tipicità della struttura e il recupero e la cura di edifici tipici del nostro paesaggio rurale.

Un secondo gruppo di caratteristiche ritenute essenziali per un buon agriturismo fanno emergere una sensibilità etico-ecologica, che si esprime nella richiesta di: una gestione dell’azienda agrituristica attenta alla sostenibilità ambientale; la richiesta di poter svlgere attività a contatto con la natura; un’attenzione particolare al benessere degli animali allevati nell’azienda; l’offerta di cibo biologico e senza OGM. Infine un terzo gruppo di caratteristiche rappresenta in un certo senso una sete di conoscenza e di cultura, di un sapere che sia anche un saper fare: la richiesta di corsi di cucina, degustazioni e percorsi enogastronomici; l’esigenza di essere coinvolti nelle attività agricole dell’azienda e di conoscere gli utensili, i manufatti tipici della tradizione contadina sono tutti elementi che denotano un’attenzione alla cultura enogastronomica, agricola e del lavoro contadino che hanno fatto la storia e plasmato il presente del nostro Paese.

UN PLAUSO AL PROGETTO DI SBUROCRATIZZAZIONE DELL‘ULSS 2 Un vero progetto pilota sperimentale per la semplificazione del sistema di autocontrollo nelle microimprese alimentari. A condurlo è l’Ulss 2 Marca trevigiana con l’obiettivo, se i risultati saranno quelli sperati, di estenderlo a tutte le province venete. Il progetto, presentato oggi presso il Dipartimento di prevenzione dell’Ulss 2, andrà a semplificare le procedere ex Haccp a circa 7.000 imprese alimentari tra panifici, gelaterie, bar, ristoranti, trattorie, agriturismi, macellerie, pescherie, botteghe di generi alimentari e diverse altre tipologie. Soggetti attuatori di questa vera rivoluzione il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’Ulss 2, l’Istituto zooprofilattico delle Venezie e le associazioni di categoria della provincia di Treviso. “Fino ad oggi la sicurezza alimentare dei prodotti commercializzati o somministrati doveva essere dimostrata con l’adozione obbligatoria del sistema HACCP di cui tanti ne parlano e pochissimi ne conoscono la portata – ha sottolineato Stefano De Rui, Responsabile dei servizi veterinari dell’Ulss 2 Marca trevigiana - Di fatto questo ha comportato l’adozione di volumi di carta e la registrazione quotidiana di dati spesso scontati ed inefficaci in un’azienda di piccole dimensioni. E’ stato dimostrato che questi sistemi complessi non portano ai risultati attesi in termini di sicurezza alimentare, anzi distolgono energie importanti alle imprese.

“Si tratta di un progetto che va incontro alle esigenze delle imprese – sottolinea il direttore Antonio Maria Ciri – Avere a fianco l’Ulss che ci aiuterà a non sbagliare e non per punire a prescindere è un paradigma che sottolinea un bellissimo cambiamento in atto”.  Al forum odierno sono intervenuti, dopo i saluti di  Walter Feltrin, presidente di Coldiretti Treviso e Loris De Miranda, Presidente Terranostra Treviso i Michela Costella, Ufficio Agriturismo Provincia di Treviso  su “ Il ruolo della Provincia e gli obblighi degli operatori agrituristici”;  Stefano De Rui - ULSS 2 Marca Trevigiana “Novità e semplificazione igienico-sanitari nella Marca”;   Domenico Buono, Capo Servizio Tributario Fiscale Coldiretti Nazionale  su “La fiscalità negli agriturismi”; Alberto Zucchetta, esperto Marketing Turistico su  “Le nuove tendenze dei mercati turistici” Modera il Direttore di Coldiretti Treviso, Antonio Maria Ciri.

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