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Economia

Appalti, nuova aggressione alle imprese dalla feroce burocrazia

Secondo la Cna di Treviso le aziende italiane già oggi pagano 30 miliardi di euro annui di spese burocratiche: una zavorra che mina la loro competitività

Il 2020 si è aperto con una pessima notizia per le aziende artigiane e le piccole e medie imprese: una nuova e insostenibile follia burocratica, stavolta in tema di appalti. La nuova normativa in tema di appalti, in vigore dal 1º gennaio, obbliga infatti molte aziende, coinvolte in lavori superiori ai 200 mila euro annui, a tenere una specie di contabilità separata per singolo appalto, con l’adempimento di generare e versare numerosi F24 suddivisi per committente, ognuno contenente le ritenute fiscali del lavoratori coinvolti. Come se non bastasse viene introdotto un nuovo divieto di compensare i crediti, aggravando la già critica situazione finanziaria delle imprese.

«La normativa non è affatto chiara, risulta di quasi impossibile applicazione, e scarica sulle imprese coinvolte in appalti ulteriore burocrazia inutile -denuncia Mattia Panazzolo, vicedirettore di CNA territoriale di Treviso- Non si vede davvero l’utilità di questa misura. Lo Stato deve incentivare i comportamenti virtuosi e punire gli abusi, ma è già in possesso di tutti i dati telematici per poterlo fare in autonomia». Infatti, le imprese italiane già oggi pagano 30 miliardi di euro annui di burocrazia: una zavorra che mina la loro competitività. Pertanto, le aziende non possono tollerare nuovi obblighi che le trasformano sempre di più in controllori non retribuiti di attività che dovrebbero fare gli enti pubblici preposti.

«Sembra che l’unico scopo di questa normativa sia davvero quello di “fare cassa” -conclude, amaro, Panazzolo- rendendo ancora più difficoltose le compensazioni fiscali per i datori di lavoro. Una rapina di tempo prezioso e di risorse finanziarie che rischia di far chiudere diverse attività». CNA è impegnata da sempre nella battaglia contro il moloch della burocrazia italiana, ottenendo anche risultati importanti. Ma la burocrazia italiana è come la mitologica Idra di Lerna dalle nove teste: su ogni testa mozzata ne ricrescono due. Servirà uno sforzo erculeo per terminarla. Anche in merito a quest’ultima follia burocratica, CNA sta lavorando per ottenere la modifica del provvedimento.    

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