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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Bollette "gonfiate" da oneri di sistema: rincari di 383 euro nel terzo trimestre

La denuncia arriva dal Presidente di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, Vendemiano Sartor, il quale, sulla base di un’indagine nazionale associativa, sottolinea squilibri e distorsioni che, nel mercato energetico, penalizzano proprio i piccoli imprenditori

TREVISO “L’energia elettrica continua a costare molto cara agli artigiani e alle piccole imprese italiane che, in media, pagano l’elettricità il 29% in più (pari ad un maggior costo annuo di 2.572 euro per azienda) rispetto alla media dei loro colleghi dell’Unione europea. Un divario destinato a peggiorare visto che, nel terzo trimestre 2017, la bolletta dei piccoli imprenditori è in aumento di 383 euro rispetto al trimestre precedente e porta a 11.478 euro il costo medio annuo dell’energia per una piccola impresa. Si tratta di un pesante fardello che compromette la competitività delle nostre aziende e ostacola gli sforzi per agganciare la ripresa”.

La denuncia arriva dal Presidente di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, Vendemiano Sartor, il quale, sulla base di un’indagine nazionale associativa, sottolinea squilibri e distorsioni che, nel mercato energetico, penalizzano proprio i piccoli imprenditori. A gonfiare il prezzo dell’energia per le piccole imprese sono soprattutto gli oneri fiscali e parafiscali che pesano per il 39,7% sull’importo finale in bolletta. Nei settori manifatturieri delle piccole imprese il prelievo fiscale sull’energia ammonta a 7.679 euro per azienda ed è pari a 1.125 euro per addetto. Anche in questo caso superiamo di gran lunga la media europea di 422 euro per addetto di Francia, Germania e Spagna. Più in generale, in Italia le tasse sui consumi di energia sono le più alte d’Europa: imprese e famiglie pagano infatti 15 miliardi di euro in più rispetto ai cittadini dell’Eurozona.

Più tasse, quindi, ma anche mal distribuite tra i diversi consumatori: sulle piccole imprese in bassa tensione che determinano il 27% dei consumi energetici pesa il 45% degli oneri generali di sistema, mentre per le grandi aziende energivore con il 14% dei consumi la quota degli oneri generali di sistema scende all’8%.

“In pratica – commenta Sartor - ai piccoli imprenditori si applica l’assurdo meccanismo: meno consumi, più paghi. Uno squilibrio incomprensibile che costringe i piccoli imprenditori a caricarsi i costi degli altri utenti. Per alleggerire le bollette elettriche dei piccoli imprenditori bisogna mettere mano a queste assurde disparità di trattamento. Non possiamo più tollerare un sistema tanto iniquo.  Il meccanismo degli oneri generali di sistema va completamente ripensato e deve essere ripartito in modo più equo il peso degli oneri tra le diverse dimensioni d’azienda”.

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